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Cosa fa l’ostetrica? Tutte le curiosità sulla laurea in Ostetricia

Nei precedenti articoli ci si è soffermati sul test di medicina, come affrontarlo e come riuscire a superarlo. In realtà nell’ambito della facoltà di medicina e chirurgia ci sono altre branche, facenti parte delle professioni sanitarie. Nello specifico in questo articolo si tratterà di una di queste: ostetricia.

Cosa fa l’ostetrica? 

L’ostetrica/ostetrico è la figura professionale, come cita l’art.1 del suo profilo professionale, “che in possesso del diploma universitario abilitante e dell’iscrizione all’albo professionale, assiste e consiglia la donna nel periodo della gravidanza, durante il parto e il puerperio, conduce e porta a termine parti eutocici (a basso rischio) con propria responsabilità ed infine presta assistenza al neonato”. È importante ricordare che il ruolo dell’ostetrica non è solo riconducibile al parto, ma svolge anche:

  • interventi di educazione sessuale e sanitaria sia nell’ambito della famiglia che della comunità;
  • preparazione e assistenza agli interventi ginecologici;
  • prevenzione e accertamento dei tumori della sfera genitale femminile;
  • programmi di assistenza materna e neonatale.

Laurea in ostetricia: test di ammissione e percorso formativo

Per accedere al corso di laurea in Ostetricia, è necessario il superamento di un test di ammissione a numero programmato dove, a differenza del test di medicina in cui la graduatoria è a livello nazionale, in questo caso si ha una graduatoria a livello locale, per ciascun ateneo. Il test di professioni sanitarie si svolge comunque in un’unica data a livello nazionale, in cui ciascun ateneo potrà scegliere se selezionare il test Cineca (stilato dal MIUR), oppure può decidere facoltativamente di creare il proprio test d’ingresso.

Non tutte le professioni sanitarie, tra cui ostetricia, sono presenti in ciascuna delle città italiane, perciò  il numero di posti per accedervi varia in base alla città e al numero di richieste. La tipologia del test risulta essere identica al test di medicina, pertanto se in passato la difficoltà poteva essere inferiore, ad oggi risultano essere equivalenti. Il percorso universitario ha una durata di tre anni, in cui la futura ostetrica dovrà acquisire quelle competenze tali per cui, al termine del percorso formativo, sarà abilitata ad esercitare la professione. In questi tre anni, gli studenti non dovranno soltanto sostenere esami, ma approcciarsi anche ad un intenso percorso di tirocinio formativo.

Inoltre, potranno proseguire nel percorso di studi mediante una laurea magistrale, laurea specialistica, diversi master e dottorati. Non si pensi al ruolo dell’ostetrica solo nell’ambito della sala parto, ma questa figura professionale potrà esercitare in più reparti tra cui ginecologia e ostetricia, sala operatoria, ambulatori ginecologici, nido, pronto soccorso ostetrico-ginecologico. Inoltre può esercitare all’interno di consultori e ambulatori privati.

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Il ruolo dell’ostetrica: obiettivi e compiti

Il percorso formativo del corso di laurea in Ostetricia ha come obiettivo specifico l’acquisizione di competenze complessive alle quali concorrono la conoscenza (sapere), nonché le attitudini e le abilità pratiche/ applicative (saper fare). In particolare, nella formazione dell’ostetrica, gli obiettivi sono finalizzati ad ottenere che il laureato in ostetricia sia in grado di:

– individuare bisogni di assistenza ostetrico-ginecologica che richiedono competenze preventive, curative, riabilitative e palliative in specifici settori di ginecologia e ostetricia specialistici, come, ad esempio, la patologia mammaria, le malattie infettive e metaboliche, la sterilità, l’infertilità etc;

– attuare interventi di educazione alla salute riproduttiva della donna e della collettività (con riferimento alle malattie sessualmente trasmesse) e alla prevenzione delle patologie neoplastiche dell’apparato genitale femminile e delle ghiandole (autopalpazione seno, Pap-test, etc.).

– dare informazioni e consigli alla donna/coppia per quanto riguarda il percorso di gravidanza e monitorare il benessere materno-fetale in corso di gravidanza fisiologica, in corso di parto spontaneo e (in collaborazione con lo specialista) in situazioni patologiche;

– assistenza di neonati che necessitano di cure speciali;

– identificare e contribuire alla realizzazione di continuità assistenziale di ginecologia e ostetricia in caso di situazioni di emergenza, nonché dimostrare di conoscere e saper mettere in pratica procedure innovative e tradizionali.

Lo scopo di questo articolo è quello di farti conoscere e capire il ruolo dell’ostetrica, una delle professioni sanitarie, molto spesso sconosciuta in alcuni ruoli che essa può svolgere come figura professionale. Qualora tu decida di voler intraprendere questo percorso di studi, ti consigliamo di prendere visione del manifesto degli studi della città nella quale vorresti studiare, e di non sottovalutare la difficoltà del percorso. Ricorda che se lo farai con passione, è un lavoro che ti darà tante soddisfazioni nonostante i sacrifici e le numerose responsabilità.

Immagine in evidenza di Jonathan Borba da Pexels

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