Che cosa farebbe un bambino se si trovasse a dover affrontare una situazione di emergenza? Il soffocamento, l’ustione di un amico, un malore di un genitore o di un nonno. Anche le persone adulte, a volte, rimangono inermi davanti a queste situazioni. Per cercare di far capire ai più piccoli cosa è utile e giusto fare durante i momenti critici, WAU! ha deciso di aprire le porte della sua sede a 15 bambini, dai 9 agli 11 anni, volenterosi di imparare le basi del primo soccorso.
Primo soccorso: perché è importante fin da piccoli
“L’ obiettivo- spiega Alessandro Sotgia, corsista WAU! e promotore dei corsi di primo soccorso per ragazzi- è quello di sensibilizzare i bambini e far capire loro come comportarsi durante le situazioni di emergenza”.
Alessandro, insieme ai medici Luca Varcasia, Pier Paolo Muglia e alle corsiste WAU! Marta, Matilde e Chiara, hanno organizzato una serata dedicata all’apprendimento delle basi del primo soccorso da parte dei bambini. Dopo la visione di alcuni video di mostrativi, seguita da discussioni e da tantissime domande scritte su tanti colorati post it, sono state fatte vedere alcune tecniche di primo soccorso: dalla manovra di Heimlich (da eseguire in casi di soffocamento), al massaggio cardiaco, alla medicazione di ferite. Dopo le dimostrazioni da parte degli adulti, anche i piccoli soccorritori, con entusiasmo e risate, si sono cimentati nelle tecniche di primo soccorso.
Le basi del primo soccorso: imparare giocando
C’è stato spazio anche per il gioco, sempre finalizzato a far capire l’importanza del primo soccorso. I bambini, seguiti dalle corsiste WAU!, sono stati divisi in 3 squadre: mentre un gruppo simulava un evento critico, l’altro provava ad affrontarlo, chiedendosi come agire in quella situazione. I bambini del terzo gruppo erano invece alla scoperta di materiali utili per il soccorso, acqua ossigenata, cerotti e bendaggi: alcuni, con il ketchup (fingendo fosse sangue), hanno simulato ferite da taglio e provato a fare medicazioni.
Con curiosità, impegno e partecipazione i bambini hanno capito come riconoscere una situazione di emergenza e hanno acquisito l’importanza di non rimanere fermi ma di agire, chiamando il 118 o avvisando subito un adulto.