La maggior parte degli studenti che devono portare avanti un percorso di studi lungo ed impegnativo, quale quello necessario per superare il test di ammissione a Medicina e, in seguito, il corso di Medicina e Chirurgia, ad un certo punto si trova a dover affrontare un periodo di forte calo di lucidità e motivazione. Di cosa c’è bisogno per affrontare e superare le sfide più difficili? Vediamolo insieme!
Resilienza: come superare ansia, stress e fatica
Ogni giorno ci si trova davanti a sfide che possono mettere a dura prova anche gli animi più temprati. Alla lunga, questo processo determina un accumulo di ansia e stress, che rendono le giornate pesanti ed il tono dell’umore depresso.
Spesso sono proprio l’ansia e lo stress le cause principali del mancato raggiungimento degli obiettivi prefissati, sperati e tanto agognati. Difatti, se non si è abbastanza lucidi da estraniarsi da questi circuiti mentali negativi riverberanti, si può perdere facilmente il focus. Allo studente, anche se indirettamente, è richiesto avere una gran quantità di quella caratteristica, spesso sottovalutata, che in realtà è la chiave del successo in tutti gli ambiti: la resilienza (il cosiddetto “non mollare mai”).
La resilienza è il tratto che contraddistingue i vincenti, ed è direttamente collegata a due capacità della mente: la sopportazione della fatica e il focus costante sull’obiettivo.
Esercizio fisico: un alleato per il benessere psico-fisico
La fatica è una qualità intrinseca di ogni nuova esperienza, ed è direttamente proporzionale all’entità di questa esperienza. Sebbene non possa essere evitata, si può allenare la capacità di affrontarla e superarla, attraverso la fortificazione dei circuiti mentali volti alla decisione e alla motivazione.
A tal proposito, l’esercizio fisico è un validissimo alleato. I carichi progressivi, i record da battere, le sfide a tempo, il numero di ripetizioni da rispettare, possono essere affrontati con successo solo con la giusta quantità di resilienza e motivazione.
In prima battuta, è assolutamente normale non riuscire ad eseguire tutto ciò che ci viene richiesto in modo ineccepibile. Questo non deve essere motivo di abbattimento, bensì uno stimolo ad allenarsi meglio e di più, per raggiungere il livello richiesto. Il vincente non è chi non cade mai, ma chi impara da ogni caduta e, in seguito, si rialza sempre. Una volta acquisita questa mentalità, essa non ci abbandona mai: diventa il nostro modus vivendi, rendendoci in grado di affrontare qualsiasi difficoltà, in qualsiasi ambito.
Non a caso, l’Organizzazione Mondiale della Sanità definisce la Salute come “stato di completo benessere fisico, psichico e sociale”: bisogna mirare a raggiungere una perfetta sinergia tra mente e corpo. Questa tesi è sostenuta anche dalle filosofie orientali, secondo cui la mente non può prescindere dal corpo, e viceversa: tutto deve essere in perfetto equilibrio. Il corpo deve essere forte ed allenato, in modo tale che anche la mente lo sia, e viceversa.
L’esercizio fisico è l’Holy Grail del benessere psico-fisico e dell’unione mente-corpo: non si può eseguire un gesto atletico di qualità, se questi due sistemi non sono perfettamente connessi tra loro.
Ogni volta che sfruttiamo i nostri sistemi muscolari a livello cerebrale vengono rilasciate quantità elevatissime di beta-endorfine, gli “ormoni del benessere”, che agiscono positivamente sulla nostra psiche e sulla nostra qualità di vita. Dopo un’attività fisica, per quanto stanchi, ci sentiamo incredibilmente bene.
Nel 1993, in uno studio pubblicato sul “Journal of Applied Physiology”, Kraemer et al. hanno studiato la quantità di endorfine rilasciate dopo una sessione di sollevamento pesi. È stato evidenziato che la concentrazione plasmatica di questi ormoni, a seguito della suddetta attività, è più che duplicata, con effetti strabilianti.
Le endorfine, infatti, hanno la capacità di attivare i circuiti del piacere e della gratificazione, migliorando il nostro umore ed aiutandoci a sopportare meglio lo stress. Questo è dimostrato dal fatto che, fisiologicamente, in situazioni particolarmente stressanti, il nostro organismo cerca di difendersi rilasciando endorfine, alla ricerca di una sorta di onda benefica che possa travolgere il nostro stato d’animo. Inoltre, sono stati dimostrati effetti di diminuzione dello stato di ansia e di accrescimento dell’autostima.
Guardandoci intorno, risulta tristemente evidente che, nella popolazione generale, e ancor più tra gli studenti che affrontano percorsi di studi impegnativi, quali il test di Medicina e il corso di Laurea in Medicina e Chirurgia, il tono dell’umore e l’autostima sono a livelli estremamente bassi, l’ansia e lo stress all’estremo opposto.
Qualità della vita: i benefici dell’allenamento
La soluzione? Allenarsi. E allenarsi duramente, puntando a migliorare quotidianamente, dimostrando a noi stessi quanto valiamo, in modo da aumentare esponenzialmente l’autostima. Autostima e resilienza sono due aspetti che lavorano di concerto, permettendo di affrontare le sfide e le eventuali sconfitte con attitudine positiva.
Per sviluppare un corpo forte, performante e sano, bisogna lavorare duramente: maggiore è l’impegno, maggiore e di miglior qualità è il tempo dedicato all’allenamento, migliori sono i risultati.
Questo dogma vale in tutti i campi della vita, in particolar modo in quello lavorativo/di studio: quanto più duramente sei disposto a lavorare per vincere le grandi sfide, più salirai sulla vetta del monte dei tuoi sogni. Del resto, nessuno ha mai scalato una montagna tenendo le mani comodamente adagiate nelle proprie tasche.
Innumerevoli studi hanno evidenziato un ulteriore vantaggio dell’allenamento: esso permette di attivare un numero estremamente elevato di sinapsi, ossia “ponti” tra neuroni diversi, rendendo il cervello propenso a consolidare quelle preesistenti e a formarne di nuove. Questo meccanismo, alla base della plasticità sinaptica, permette di ottenere un’ottima ricchezza cognitiva, in quanto i collegamenti sinaptici costituiscono l’impalcatura del ragionamento logico, caratterizzato dalla successione consequenziale di pensieri razionali. Pertanto, l’esercizio fisico non risulta esser allenante solo per la performance fisica, ma anche per quella mentale.
Infine, l’esercizio fisico permette di migliorare la quantità e la qualità del sonno, fondamentale per recuperare le energie e riorganizzare le nozioni acquisite durante la giornata.
Alla luce di tutti questi dati oggettivi, la conclusione risulta ovvia: “se voglio essere un vincente, devo iniziare ad allenarmi, e a farlo sul serio!”. Un attimo dopo, tuttavia, subentrano i dubbi “ma io devo prepararmi al Test di Medicina, non ho tempo; e poi la sera arrivo così stanco… Di certo chi ha fatto questi studi non ha considerato tutte queste variabili!”
Ebbene, per questo esistiamo noi, i ragazzi di Twincoaching. Due studenti di Medicina, ormai vicini alla tanto sognata Laurea, che hanno imparato a destreggiarsi tra i mille impegni per portare avanti un progetto in cui credono molto: migliorare la qualità di vita delle persone.
In questi anni, abbiamo sperimentato su noi stessi tutti i benefici di cui abbiamo parlato, e molti altri, di cui parleremo nei successivi articoli. Abbiamo imparato ad inserire nella nostra routine quotidiana almeno un’ora dedicata all’esercizio fisico, e questo ci ha letteralmente rivoluzionato l’esistenza. Siamo più lucidi, più felici, più sicuri di noi stessi e più motivati. Il nostro studio ne ha beneficiato tantissimo, in termini di qualità. Dovendo fare una valutazione razionale, e spudoratamente sincera: abbiamo decisamente fatto la scelta migliore della nostra vita. Vuoi rivoluzionare anche la tua?
Contattaci, e impara con noi, tramite il nostro sistema di coaching, l’unico ideato da due studenti di Medicina, che conoscono alla perfezione l’ambiente e l’impegno richiesto, come diventare una macchina da guerra!
Ti aspettiamo.
Con affetto,
Alessandra Patti e Pietro Carlomagno