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Cosa fa e quanto guadagna il tecnico di neurofisiopatologia

Stai decidendo in quale facoltà iscriverti? In questa guida forniamo tutte le informazioni sulla professione sanitaria del tecnico di neurofisiopatologia.

A seguire trovi le risposte alle domande più frequenti su chi è il tecnico di neurofisiopatologia e come diventarlo, l’albo e la laurea in Tecniche di fisiopatologia, dove lavora e quanto guadagna.

Come diventare tecnico di neurofisiopatologia

Chi è il tecnico di neurofisiopatologia?

La figura professionale del neurofisiopatologo o TNFP è definita dal D.M. 183 del 1995, in cui leggiamo che:

il tecnico di neurofisiopatologia è l’operatore sanitario che, in possesso del diploma universitario abilitante, svolge la propria attività nell’ambito della diagnosi delle patologie del sistema nervoso, applicando direttamente, su prescrizione medica, le metodiche diagnostiche specifiche in campo neurologico e neurochirurgico (elettroencefalografia, elettroneuromiografia, poligrafia, potenziali evocati, ultrasuoni).

Qual è la differenza tra neurologo e neurofisiopatologo?

Il neurologo è un medico. Questo significa che è in possesso della laurea in Medicina e Chirurgia, della durata di 6 anni, e della relativa specializzazione.

Invece, il tecnico di neurofisiopatologia non è un medico ma è un professionista sanitario. Infatti, il corso di laurea in Tecniche di neurofisiopatologia dura 3 anni ed è abilitante all’esercizio della professione.

Cos’è la neurofisiopatologia?

La neurofisiopatologia è una parte della neurologia. La neurologia studia tutte le patologie del Sistema Nervoso Centrale, Periferico e Periferico Autonomo. Ad esempio, il neurologo si occupa di disturbi come le demenze, il morbo di Parkinson, la sclerosi multipla.

Invece, la neurofisiopatologia analizza il funzionamento del sistema nervoso attraverso l’uso di strumenti diagnostici. Il TNFP supporta il neurologo nella diagnosi e cura di questi disturbi.

Come diventare tecnico di neurofisiopatologia?

Innanzitutto, per diventare tecnico di neurofisiopatologia hai bisogno di conseguire il diploma. Il tipo di diploma di cui sei è in possesso non è vincolante perché qualsiasi diploma permette l’accesso e l’immatricolazione all’università.

A seguire devi superare il test per le professioni sanitarie perché il corso di laurea in Tecniche di fisiopatologia è un corso ad accesso programmato. Questo significa che il numero di posti disponibili è limitato e deciso a livello nazionale.

Una volta conseguita la laurea triennale in Tecniche di neurofisiopatologia, la cui prova finale ha valore di Esame di stato, puoi esercitare subito la professione a condizione di iscriverti all’albo di riferimento.

Inoltre, il tecnico di neurofisiopatologia può decidere di proseguire gli studi, frequentando un master di 1° livello o una laurea magistrale di 2° livello.

Infine, come per tutte le professioni sanitarie, è previsto l’obbligo di partecipare a corsi di aggiornamento e qualificazione nell’ambito del programma di Educazione Continua in Medicina, ECM.

Qual è l’albo dei tecnici di neurofisiopatologia

L’albo di riferimento per i tecnici di neurofisiopatologia fa parte della FNO TSRM E PSTRP, Federazione Nazionale Ordini dei Tecnici Sanitari di Radiologia Medica, delle Professioni Sanitarie Tecniche, della Riabilitazione e della Prevenzione.

Come funziona il test per neurofisiopatologia?

Il test per tecniche di neurofisiopatologia nelle università pubbliche è quello per le professioni sanitarie. Il test si svolge lo stesso giorno in tutti gli atenei. La data del test professioni sanitarie 2024 non è ancora nota. Nel 2023 la prova è stata il 14 settembre.

Sebbene il test cambi da ateneo ad ateneo, la struttura è simile perché deve rispettare le linee guida indicate dal MUR nel bando professioni sanitarie.

Le domande del test professioni sanitarie sono 60 a cui rispondere in 100 minuti e sono divise così:
· 4 quiz di competenze di lettura e conoscenze acquisite negli studi
· 5 quiz di ragionamento logico e problemi
· 23 quiz di biologia
· 15 quiz di chimica
· 13 quiz di matematica e fisica

Il punteggio del test di professioni sanitarie è calcolato in questo modo:
· +1,5 punti per ogni risposta esatta
·  0 punti per risposta non data
· -0,4 punti per ogni risposta sbagliata

La graduatoria del test professioni sanitarie non è nazionale ma per ateneo.
 
Cosa studiare per il test di professioni sanitarie? Le conoscenze scolastiche acquisite durante gli anni delle scuole superiori spesso non sono sufficienti per superare l’esame. I nostri consigli sono: studiare la teoria su libri specifici per il test di professioni sanitarie ed esercitarsi con tanti quiz e simulazioni dei test professioni sanitarie degli anni precedenti.
 
Per rifare i test professioni sanitarie degli anni passati, vai all’archivio test professioni sanitarie. Inoltre, entra nel gruppo whatsapp sul test professioni sanitarie.

Come è organizzata la laurea in Tecniche di neurofisiopatologia?

Il corso di laurea in Tecniche di Neurofisiopatologia dura tre anni e richiede il conseguimento di 180 CFU totali. Fin dal primo anno, è previsto il tirocinio formativo che ha l’obiettivo di fornire agli studenti le competenze necessarie per immettersi nel mondo del lavoro subito dopo la laurea.

Il piano di studi di Tecniche di neurofisiopatologia cambia da ateneo ad ateneo, anche se le differenze sono minime:

· durante il primo anno sono fornite le conoscenze biofisiche, biomediche, elettro-neurofisiopatologiche di base;
· il 2° anno prevede l’approfondimento delle patologie del sistema nervoso e dei metodi per la diagnosi;
· l’ultimo anno è dedicato allo studio delle applicazioni della neurofisiopatologia, alla ricerca e alla sperimentazione.

Prendiamo come riferimento il piano di studi di Tecniche di neurofisiopatologia dell’Università di Bologna. Le materie di Tecniche di neurofisiopatologia, a cui aggiungere ogni anno il tirocinio, i laboratori e le attività a scelta dello studente, sono:
 
1° anno
· Anatomia umana e Biologia
· Elementi di neurofisiologia applicata
· Fisiologia umana e Biochimica
· Fisica, Informatica e Statistica
· Idoneità di lingua inglese
· Elettroencefalografia
· Elettronica e strumentazione per indagini biomediche
· Scienze Umane, psicopedagogiche, della prevenzione e dei servizi sanitari
 
2° Anno
· Tecniche di esplorazione delle risposte evocate
· Tecniche di registrazione elettromiografiche e analisi del movimento
· Fisiopatologia del Sistema nervoso
· Primo Soccorso
 
3° anno
· Diritto e management sanitario
· Indagini elettrofisiologiche speciali neuroriabilitazione e ultrasonologia
· Tecniche di registrazione neurofisiologiche in condizioni critiche e in morte cerebrale
· Prova finale

Dove studiare Tecniche di neurofisiopatologia?

Le facoltà con attivo il corso di studi e i posti disponibili sono indicati ogni anno nel relativo decreto del MUR.

I posti disponibili per tecniche di neurofisiopatologia nel 2023 sono stati 180 per UE. Questo l’elenco degli atenei in cui studiare Tecniche di neurofisiopatologia:
 
· Bari
· Bologna
· Cagliari
· Firenze
· Messina
· Milano
· Napoli Federico II
· Padova
· Palermo
· Pavia
· Roma “La Sapienza”
· Roma “Tor Vergata”
· Torino

Cosa fa un tecnico di neurofisiopatologia?

Il neurofisiopatologo si serve di test per verificare e valutare il funzionamento del sistema nervoso. Nel D.M. che istituisce questa figura si legge che il tecnico di neurofisiopatologia:

· applica le metodiche più idonee per la registrazione dei fenomeni bioelettrici, con diretto intervento sul paziente e sulle apparecchiature ai fini della realizzazione di un programma di lavoro diagnostico-strumentale o di ricerca neurofisiologica predisposto in stretta collaborazione con il medico specialista;
· gestisce compiutamente il lavoro di raccolta e di ottimizzazione delle varie metodiche diagnostiche, sulle quali, su richiesta deve redegire un rapporto descrittivo sotto l’aspetto tecnico;
· ha dirette responsabilità nell’applicazione e nel risultato finale della metodica diagnostica utilizzata;
· impiega metodiche diagnostico-strumentali per l’accertamento dell’attività elettrocerebrale ai fini clinici e/o legali;
· provvede alla predisposizione e controllo della strumentazione delle apparecchiature in dotazione.

Tra le metodiche diagnostiche che il tecnico di neurofisiopatologia deve sapere usare ci sono:

· monitoraggi intraoperatori
· elettroneuromiografia
· potenziali evocati
· ultrasonologia
· video-EEG

Dove lavora il tecnico di neurofisiopatologia?

Il TNFP lavora in strutture sanitarie pubbliche o private, come dipendente o libero professionista.
Tra gli sbocchi lavorativi del tecnico di neurofisiopatologia ci sono:

· ambulatori medici e studi professionali
· centri di riabilitazione e case di cura
· istituti di ricerca e aziende di settore
· ospedali e cliniche private
· asl

Quanto guadagna un tecnico di neurofisiopatologia?

Lo stipendio medio mensile del tecnico di neurofisiopatologia è di circa 1.100-1.300 euro. Come per tutte le professioni sanitarie, lo stipendio dipende dall’esperienza, dalle competenze e dal posto di lavoro.

I TNPF esperti che lavorano presso grosse aziende private arrivano a guadagnare molto di più.

Immagine in evidenza di hainguyenrp da Pixabay

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