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5 tecniche di memoria più efficaci per i test

Vuoi rendere più produttiva la tua mente? Se la risposta è sì, ecco come impostare il tuo metodo basandoti su alcune delle più famose tecniche di memoria

Leggi lentamente, inciampi anche sui concetti più semplici, non riesci a concentrarti al 100%, la tua mente sembra non fare quello che le dici. Tutte cose che ti fanno capire che il tuo metodo di studio va rivisto, anzi migliorato.

Hai bisogno di qualcosa che renda il tuo studio più interessante e soprattutto che renda il tuo apprendimento il più produttivo possibile. Devi applicare la teoria del “massimo utile col minimo sforzo” e non lasciare nulla al caso.

Non sai da dove iniziare? Noi dello staff di WAU ti diamo una mano a costruire fin da subito un metodo di studio duraturo ed efficace, proponendoti alcune delle migliori tecniche di memoria in circolazione.

Non affidarti ciecamente a tecniche di memoria preconfezionate

Per prima cosa devi verificare che una determinata tecnica di memoria abbia effetti positivi sulla tua mente. Non affidarti a tecniche miracolose preconfezionate che promettono di farti ricordare tutto in modo migliore ed in poco tempo. La mente deve sapersi adattare gradualmente ai cambiamenti che le imponi.

Il consiglio che mi sento di darti è quello di partire da una tecnica di memoria che tu ritieni efficace, che ti intriga e affascina particolarmente e poi aggiungere man mano qualcosa di tuo. Quest’ultima parte è quella più importante, è quella che ti permetterà di raggiungere i tuoi risultati, è quella che renderà unico il tuo metodo.

L’importante è che tu non abbia fretta. La fretta, quando si parla di memoria, non porta assolutamente a nulla se non ad una confusione sempre maggiore. Vai piano e andrai forte. Nessuno ti corre dietro, nessuno ti dice cosa fare e quando farlo. Anzi qualcuno c’è che ti impone dei limiti e delle scadenze: tu.

Se imparerai ad ascoltare le esigenze della tua mente, la renderai funzionale al tuo scopo. Ed è quello che ti interessa, no?

1. La tecnica dei loci ciceroniani

Una delle tecniche di memoria più famose è quella dei loci ciceroniani. Cicerone usava abbinare dei determinati luoghi a concetti o frasi difficili da ricordare. Molto spesso usava il percorso per arrivare al foro come fonte di ispirazione, associando i luoghi che incontrava ai concetti che poi doveva esporre durante l’orazione.

Se ti capita quindi di camminare su una via prima di fare un esame, un compito in classe o qualsiasi altra prova, tenta di associare quello che vedi, quello che senti, quello che percepisci alle nozioni che dovrai ricordare.

2. La tecnica delle sigle

Usare delle sigle per fissare delle nozioni è uno dei modi più produttivi per stimolare la parte analitica della memoria. Per esempio, associare la sigla PURGA alle basi azotate “pur-iniche” guanina e adenina è un modo semplice ed efficace per non fare confusione. Più saranno strane queste sigle, più saranno facili da ricordare.

Per esempio, per ricordare gli elementi del sesto gruppo della tavola periodica in ordine, potresti pensare al fatto che hai sete(O-S-Se-Te) e aggiungi Po, come se avessi “un po’ di sete”. Non aver paura di fare abbinamenti troppo strampalati o frasi senza senso. Sappi che io, per ricordare il terzo gruppo della tavola periodica, ho imparato la sigla BALGAINTL.

3. La tecnica della memoria computerizzata

Tratta la tua mente come un computer. Crea delle cartelle, da’ loro dei nomi e suddividi la tua conoscenza in queste cartelle. Ordinale in modo da trovarle facilmente quando ne avrai bisogno e da non sforzarti inutilmente. Ti sembrerà un concetto astratto, un concetto senza niente di materiale ma, se comincerai a pensare come un computer, tutto quello che conosci sarà più ordinato e quindi più “reperibile”.

4. La tecnica delle immagini buffe

Associa immagini buffe alle nozioni che devi ricordare. Per esempio nel libro che ho usato per la preparazione al test di Medicina c’era un errore riguardo la grande circolazione. Infatti, nello schema esplicativo di questo meccanismo era indicato che questa aveva inizio nel ventricolo sinistro, il quale era però rappresentato nella parte destra del disegno.

Grazie a quell’errore, io non ho più dimenticato il punto di inizio della circolazione sistemica. Con questo voglio dirti che devi sfruttare ogni cosa, ogni mezzo per arrivare al tuo scopo, anche gli errori o le cose più strane.

5. La tecnica dei cinque minuti

L’ultimo metodo che ti consiglio è quello proposto da EfficaceMente.com e punta tutto sulla memoria istantanea nel tempo. Ti spiego meglio. Ogni 20 minuti di studio, fai un elenco dei punti che desideri ricordare e ripassali per 5 minuti. Al termine della giornata (prima di andare a dormire), ripassa l’elenco dei punti chiave per 5 minuti, così da fissare ulteriormente i concetti precedentemente trattati. Dopo 3 giorni, ripassa per l’ultima volta l’elenco dei punti chiave per 5 minuti.

Senza degli obiettivi, senza delle motivazioni il tuo metodo sarà scialbo, banale. Datti delle scadenze e fai di tutto per rispettarle, cerca di arrivare a fine giornata soddisfatto di quello che hai appreso e consapevole di non aver potuto dare di più.

E tu hai già una tecnica di memoria?

Mario Affatato

Mario Affatato

 

Studente di Medicina, faccio parte dello staff di WAU da poco ma mi sento a casa.
Marcet sine adversario virtus.

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