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Riforma test medicina: il decreto è in arrivo

aggiornamento 4 giugno 2025

Ultime notizie sulla riforma del test medicina 2025, presentata in Consiglio di Ministri il 28 marzo con cui si conferma che l’accesso a medicina 2025 rimane a numero chiuso.

Leggi quali sono le ultime novità.

Le ultime indiscrezioni

Pubblicato il primo decreto. Per tutte le info vai all’articolo sul bando medicina.

Secondo quanto anticipato da IlSole24Ore, il momento della pubblicazione dei decreti dovrebbe essere finalmente arrivato. La riforma prevede, ci sono alcune differenze intessanti rispetto a quanto riportato dal Corriere della Sera:

  • tre prove scritte, una per ciascuna materia (Chimica, Fisica, Biologia);
  • 45 minuti di tempo per ogni esame, da svolgere uno dopo l’altro, nello stesso giorno, in contemporanea in tutte le università d’Italia;
  • 31 domande per ogni prova: 15 a risposta multipla e 16 a completamento (inserire la parola mancante nella frase);
  • 1 punto per ogni risposta corretta, -0,25 punti per ogni errore, 0 punti per le risposte non date;
  • ogni esame sarà valutato in trentesimi, come gli esami universitari, con possibilità di ottenere la lode, che vale 1 punto;
  • 2 appelli, uno a fine novembre e l’altro dopo 15 giorni;
  • le iscrizioni andranno formalizzate entro luglio;
  • le lezioni si terranno dal 1° settembre al 30 novembre.

Per entrare in graduatoria sarà necessario ottenere almeno 18/30 in ciascuna delle tre materie. Chi non supera una o più prove o non è soddisfatto del voto può ripetere l’esame (o gli esami) nel secondo e ultimo appello. In caso di parità, il posto sarà assegnato in base all’ordine di preferenza espresso  al momento dell’iscrizione.

Secondo il quotidiano economico, ogni candidato dovrà indicare 10 atenei in cui frequentare Medicina, Odontoiatria o Veterinaria, oltre a quello in cui seguirà il semestre aperto.

Inoltre, dovrà inserire un secondo corso di laurea alternativo nel caso non rientri tra gli ammessi a Medicina. Qua sta la novità più interessante. Tra i corsi affini, dovrebbero esserci:

  • le triennali in Biotecnologie, Scienze biologiche e Scienze zootecniche e tecnologie delle produzioni animali;
  • le magistrali in Farmacia e Farmacia industriale;
  • alcuni corsi di Professioni sanitarie, quelli che hanno un rapporto tra iscritti al 1° anno e posti disponibili inferiori allo 0,9%. Si tratta di: Assistenza sanitarie, Educazione professionale, Infermieristica, Ortottica e assistenza oftalmologica, Podologia, Tecniche audiometriche, Tecniche audioprotesiche, Tecniche delle prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro, Tecniche di fisiopatologia, Tecniche di neurofisiopatologia, Terapia occupazionale e Tecniche ortopediche.

Il semestre può essere tentato fino a un massimo di tre volte.

Il parere delle Commissioni

Quotidianosanità.it ha pubblicato lo schema di decreto definitivo approvato dal CdM lo scorso 9 maggio. Ecco cosa c’è da sapere:

  • le scienze biochimiche sono state inserite tra le materie. Infatti si legge: “sono individuate, nelle aree di scienze biologiche, scienze chimiche e biochimiche, scienze fisiche, le discipline qualificanti comuni oggetto di insegnamento nel primo semestre”;
  • Medicina in Inglese non verrà toccata dalla riforma per quest’anno. Infatti nel testo rimane il comma 3 dell’articolo 8: “Le disposizioni del presente decreto non si applicano ai corsi di studio erogati in lingua inglese presso le università statali e non statali legalmente riconosciute, nonché alle riserve di posti previste dalle università per le accademie militari.”

Pochi giorni prima le Commissioni di Camera e Senato avevano votato i pareri sulla riforma:

  • VII Commissione del Senato. Ha presentato e votato parere favorevole con osservazioni. Qua il testo;
  • VII commissione della Camera. Ha presentato e votato parere favorevole con osservazioni, le stesse della VII del Senato. Qua il testo;
  • V Commissione del Senato, parere non ostativo;
  • V Commissione della Camera, parere non ostativo.

Test medicina 2025: come funziona

Con la riforma del test medicina 2025 viene modificato il sistema di selezione per l’accesso a Medicina, Odontoiatria e Veterinaria, in italiano. Come specifica lo schema di decreto legislativo, la riforma non riguarda l’accesso alle professioni sanitarie e a Medicina in inglese, i cui test rimangono a settembre.

Inoltre, la riforma non introduce il numero aperto a Medicina. Il numero chiuso a Medicina rimane.

Quindi, cosa cambia con la riforma? Il tradizionale test di ammissione viene sostituito da un semestre-filtro aperto a tutti gli studenti, durante il quale dovranno superare alcuni esami caratterizzanti.

La selezione finale, per determinare chi tra gli oltre 60 mila partecipanti potrà immatricolarsi a Medicina, ma molto probabilmente saranno molti di più, avverrà sulla base di una graduatoria nazionale.

Coloro che non riusciranno ad accaparrarsi uno dei posti disponibili potranno utilizzare i crediti ottenuti per proseguire l’anno in corsi di laurea correlati, ad esempio Farmacia.

Come sarà il test Medicina 2025

Lo schema di decreto legislativo, qui il testo integrale e la relazione, prevede:

  • all’atto dell’iscrizione bisognerà inserire minimo cinque sedi in ordine di preferenza, presso le quali si intende proseguire, se ammessi al secondo semestre, in uno dei corsi di laurea magistrale in Medicina, Odontoiatria, Veterinaria o in altro corso di laurea o di laurea magistrale a ciclo unico. Per le modalità di iscrizione bisogna aspettare i DM;
  • esami comuni tra le università, per non meno di 18 CFU totali. Le materie saranno definite dai successivi DM. In base allo schema di decreto oggi in CdM sappiamo solo che rientrano nell’ambito delle scienze chimiche e biochimiche (novità), biologiche e fisiche;
  • lezioni online o in presenza, a discrezione degli atenei;
  • nessun obbligo di frequenza;
  • esami di profitto e syllabus nazionali, da svolgersi nel proprio ateneo;
  • il semestre potrà essere “tentato” per massimo 3 volte. Ma la rinuncia alla votazione conseguita negli esami di profitto andrà esplicitata prima che si formi la graduatoria nazionale;
  • chi non accede a Medicina, Odontoiatria o Veterinaria può iscriversi, anche in sovrannumero, in altre lauree e in sedi diverse. Se non ha conseguito i crediti, dovrà integrarli;
  • in alternativa, al termine del semestre filtro, ove non ammessi, resta impregiudicata la facoltà di iscriversi, seppur tardivamente, ad un corso di studi diverso da quelli appartenenti all’area delle Scienze della salute (ad esempio, laurea magistrale a ciclo unico in giurisprudenza);
  • coloro che sono già iscritti a un corso affine e vogliono provare il semestre, dovranno ripetere gli esami e superarli, ma potranno portarsi dietro i CFU.

Riforma medicina 2025: cosa accade ora

L’intenzione della Ministra Bernini è che la riforma entri in vigore già dal 2025, determinando l’addio al test di medicina tradizionale. Ecco cosa succede ora: dall’entrata in vigore, ci sono 60 giorni per emanare i decreti ministeriali con tutti i dettagli. Si farà in tempo per l’a.a. 2025? La riforma del test medicina molto probabilmente entrerà in vigore già nel 2025.

Cosa fare nell’attesa

Se sei un aspirante medico e vuoi prepararti al meglio, ecco alcuni consigli utili:

  • esercitati con quiz e simulazioni. Iscriviti gratuitamente alla piattaforma WAU per accedere a tante risorse didattiche e test pratici;
  • segui un corso di preparazione per il test di medicina, come quelli organizzati da WAU, per affrontare al meglio qualsiasi modalità di selezione, semestre o test tradizionale.

Immagine in evidenza di Tumisu da Pixabay

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stemma test med e vet 2025

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