ultimo aggiornamento 23 settembre 2024
Abolizione test medicina: ultimissime sul 2025. Le ultime notizie riguardano il testo approvato dal Comitato ristretto della Commissione Istruzione del Senato sulla riforma del test medicina 2025.
I lavori sul testo della riforma sono ripresi a settembre. Nell’ultima seduta di agosto, il Presidente della Commissione ha accolto la proposta di rinvio della discussione a dopo la pausa estiva, preso atto che manca il parere della Commissione Bilancio (non ancora pervenuto a metà settembre), e ha formulato l’auspicio che la riforma in discussione possa trovare applicazione dall’anno accademico 2025.
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Abolizione test medicina ultimissime
Il testo unico approvato prevede la possibilità di iscriversi liberamente a un primo semestre dei corsi di laurea in Medicina, Odontoiatria e Veterinaria durante il quale gli studenti saranno valutati sulla base del profitto ottenuto negli esami previsti.
L’accesso al secondo semestre di Medicina, Odontoiatria e Veterinaria è subordinato:
- al conseguimento di tutti i CFU;
- alla collocazione in posizione utile nella graduatoria di merito nazionale.
L’iscrizione al primo semestre dovrà essere doppia: bisognerà iscriversi obbligatoriamente, seppur gratuitamente, a un altro corso di laurea di area biomedica, farmaceutica, sanitaria o veterinaria, da indicare come seconda scelta.
In caso di mancata ammissione al secondo semestre, a ogni studente viene garantito il riconoscimento dei CFU conseguiti ai fini del proseguimento in un altro corso di studi delle aree indicate ma bisogna ancora stabilire la modalità di iscrizione.
Il Corriere della Sera scrive che il testo fa riferimento a una non meglio precisata “collocazione in posizione utile nella graduatoria di merito nazionale”, ma non è chiaro come si formerà questa graduatoria visto che non è più previsto i ricorso allo strumento dei test
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IlSole24Ore titola “Medicina, primi sei mesi aperti a tutti e poi quiz a numero chiuso”.
Il Senatore Crisanti del PD sottolinea alcune criticità:
- in base a questo testo, agli studenti che non abbiano raggiunto i requisiti per proseguire in Medicina non sarà concesso ripetere la procedura di ammissione;
- il testo identifica solo dei criteri minimi di accesso al corso di laurea e non chiarisce come venga stilata la graduatoria per stabilire quali studenti possono proseguire il percorso di studio in base al numero programmato;
- le modalità di accesso ad altri corsi di laurea per i non ammessi a Medicina non sono chiare.
Bisogna precisare che, sebbene alcuni senatori e politici abbiano parlato di abolizione del numero chiuso, il numero programmato rimane perché dopo il primo semestre ci sarà una graduatoria, redatta o sulla base del test di gennaio o sul profitto conseguito agli esami.
Cosa succede ora
Il testo per diventare legge deve essere sia approvato da entrambe le Camere sia seguito da una serie di decreti legislativi attuativi da emanarsi entro un anno o più dall’approvazione della legge.
Inoltre, nel corso dei vari passaggi al Senato e alla Camera, il testo verrà emendato. In sostanza, la versione finale non sarà identica a questa. Bisogna aspettare per sapere come verranno integrate le parti mancanti (è probabile il mantenimento di un test medicina ma a gennaio) e conoscere tutti i dettagli.
A questo link sono disponibili i 65 emendamenti presentati il 13 maggio che saranno oggetto di esame nelle prossime settimane.
Question Time della Ministra Bernini
Il 18 settembre 2024, durante un Question Time alla Camera, la Ministra ha risposto a una domanda di una parlamentare del suo stesso partito, Forza Italia, in questo modo:
“A fine luglio si è tenuta la seconda prova dei test di Medicina, che ha fatto seguito a quella di maggio, e da circa una settimana sono partite le assegnazioni e lo scorrimento delle graduatorie. Non era scontato. Non era scontato che in pochissimo tempo riuscissimo a trovare una soluzione valida in sostituzione dei TOLC. Ce l’abbiamo fatta anche (e soprattutto) grazie al sistema universitario che ha risposto molto bene. Lo abbiamo fatto creando una banca dati aperta e pubblica proprio per evitare e annullare per sempre quel mercato parallelo della formazione opaca e nascosta che la banca dati chiusa aveva generato.
Non è più così. Fin dall’inizio del mio mandato ho avviato un lavoro di riforma dell’accesso programmato a Medicina. Non abbiamo dato nulla per scontato: abbiamo identificato il fabbisogno reale delle strutture sanitarie e al tempo stesso abbiamo tenuto conto della capacità del sistema universitario di formare bravi professionisti dando loro fondi per aumentare la disponibilità ai luoghi della formazione.
Non ci siamo fermati qui. Il traguardo è di assicurare che gli studenti siano valorizzati non sulla base di test “da lancio della monetina”, ma sulla base di materie caratterizzanti. Ci sarà un periodo di studi comune ai corsi di laurea in Medicina e chirurgia, in Odontoiatria e in Medicina veterinaria, nonché agli altri corsi di studio di area biomedica, in cui gli studenti frequenteranno una serie di discipline qualificanti. Ciò consentirà loro di poter comunque reinvestire le conoscenze e le competenze acquisite in un altro percorso formativo contiguo, ove non fosse possibile superare l’ammissione. senza sprecare tempo e risorse.
Una selezione predittiva in grado di verificare oggi il possesso delle abilità che serviranno domani. Viene in gioco il diritto allo studio di quanti intendano investire le proprie energie, anche grazie al sostegno delle famiglie, in un progetto di vita così formativo e prospettico. Non è possibile garantire a tutti un posto di lavoro, ma è nostro dovere assicurare a tutti coloro che ne siano capaci la possibilità di ottenerlo. E, nel caso dei futuri medici, abbiamo il dovere di formarli al massimo delle nostre possibilità.”
Come si evince dal testo, le dichiarazioni della Ministra ribadisco l’intenzione di avviare la riforma ma non ne precisano i contenuti né ci aggiornano in merito ai tempi di attuazione.
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Test medicina 2025: l’iter della riforma
Nel frattempo, presso la 7^ Commissione del Senato, sono stati presentati 4 disegni di legge. È importante sottolineare che i DDL sono ancora in discussione in commissione. Di solito l’iter dura mesi e, nel corso di questo periodo, i DDL vengono modificati. Pertanto, il nuovo sistema riguarderà il 2025 o persino il 2026. Inoltre, è bene notare che propongono 2 scenari diversi:
- uno con il test modificato e il numero chiuso;
- l’altro senza numero chiuso e con le attività formative riviste.
I quattro disegni di legge sono:
- il DDL 915, su iniziativa di Carmela Bucalo di Fratelli d’Italia, in cui si legge:
“Siamo, quindi, dinanzi alla necessità di trovare un sistema che, dato per scontato il numero programmato, riesca davvero a premiare i più bravi e i più motivati e che, allo stesso tempo, non metta in difficoltà coloro i quali non riescono a superare il test”.
In sintesi, questo DDL non prevede né l’abolizione del numero chiuso né l’abolizione del test medicina, ma propone di modificare il test e l’accesso per fare in modo che i ragazzi possano “confrontarsi alla pari, partire dagli stessi blocchi di partenza ed essere giudicati sul reale merito e sulle loro motivazioni”; - il DDL 942, su iniziativa di Roberto Marti di Lega e PSd’Az, dispone l’abolizione del numero chiuso per Medicina e, di conseguenza, la revisione ed il riordino del sistema di svolgimento delle attività formative universitarie;
- DDL 980, di Claudio Fazzone (FI-BP-PPE), ha l’obiettivo di eliminare il numero chiuso, adeguare il numero delle borse di specializzazione e il sistema universitario;
- il DDL 1002, di Ylenia Zambito di PD-IPD, propone il progressivo aumento dei medici per numero di abitanti e l’ingresso a Medicina in base a crediti e media voti, dopo il primo anno.
Per completezza, è corretto aggiungere che presso la medesima commissione del Senato, è stata depositata anche la proposta di legge della Regione Campania, che chiede il superamento del numero chiuso non solo per Medicina ma anche per Odontoiatria, Veterinaria e per i corsi di laurea nelle professioni sanitarie.
Infine, alleghiamo il testo dell’audizione presentata in Commissione il 23 gennaio dall’Anaao Assomed, la principale associazione di rappresentanza della direngenza medicina e sanitaria. L’Anaao Assomed ribadisce che i problemi del SSN non sono riconducibili alla carenza di medici ma ad un inadeguato finanziamento della sanità pubblica. L’Anaao Assomed è favorevole a una modifica del test ma non all’abolizione, non fattibile per più motivi, e suggerisce, piuttosto che un semestre di transizione seguito da un test che procrastina ulteriormente l’ingresso in facoltà e crea incertezza, un test nazionale senza cultura generale e senza un database aperto che, al contrario degli obiettivi dichiarati, non aiuta a selezionare i candidati in base ad attitudini e predisposizioni ma solo in base alle capacità mnemoniche.
Per conoscere il parere di tutti gli enti e le associazioni ascoltati dalla 7^ Commissione del Senato in merito ai DDL vai alla sezione audizioni sul sito del Senato e cerca la seduta n. 96 del 23 e del 30 gennaio 2024.
Test medicina 2025 senza cultura generale
In base al DDL 915, l’accesso a medicina dovrebbe funzionare così:
- coloro che voglio iscriversi a Medicina, LM-41, devono presentare domanda all’ateneo entro il 30 giugno di ogni anno e devono prima iscriversi a un semestre comune con la laurea in Biotecnologie mediche, L-2, o in Scienze motorie e sportive, L-22;
- in questo semestre, compreso tra il 1° settembre e il 15 dicembre, gli studenti devono sostenere i seguenti esami, le cui lezioni possono essere anche a distanza ad eccezione che per le esercitazioni di anatomia:
- esame integrato di Biologia da 8 CFU e di Fisica medica da 7 CFU;
- questo esame include il test di autovalutazione psico-attitudinale, anonimo, obbligatorio e non oggetto di valutazione finale;
- esame di Anatomia umana I da 15 CFU.
- gli studenti che superano questi esami possono fare domanda di partecipazione al test di medicina di gennaio, che determina una graduatoria nazionale in base al numero programmato;
- gli studenti in posizione utile in graduatoria possono iscriversi a Medicina, gli altri possono proseguire il corso di laurea in Biotecnologie o Scienze motorie.
Quindi, come sarebbe il test? Sarebbe un test con quiz a risposta multipla, in programma a gennaio di ogni anno, su:
- Fisica medica;
- Elementi di biologia cellulare e genetica;
- Principi di anatomia umana.
A parità di punteggio, la residenza costituisce titolo preferenziale per l’accesso alla sede prescelta. Non sono previste domande di cultura generale.
Cosa propone il DDL 942
Invece, il DDL 942 propone l’abolizione del numero chiuso. Questo rende necessario rivedere la modalità di erogazione delle attività formative. In merito, il DDL dispone che:
- il corso di laurea in Medicina possa svolgersi a distanza per le lezioni frontali, garantendo una turnazione che assicuri a ogni studente che il 50% delle lezioni siano seguite in aula e le esercitazioni di anatomia umana in presenza, a gruppi;
- venga determinato il numero di posti da assegnare per lo svolgimento delle attività formative professionalizzanti presso le strutture;
- si verifichi la corrispondenza agli standard, ai requisiti e agli indicatori di attività formativa;
- si preveda che l’attività di formazione teorico-pratica conseguita nell’ambito dei tirocini professionalizzanti sia svolta sotto la guida di tutor riconosciuti dagli organi competenti dell’università sede di facoltà di Medicina;
- i dirigenti medici, su base volontaria, possano eseguire le funzioni di tutoraggio;
- si stabiliscano meccanismi selettivi per l’individuazione di quote minime di esami di profitto da superare per proseguire il corso di studi.
A fine DDL viene precisato che, nel caso questi cambiamenti comportino costi nuovi o superiori, essi siano adottati solo insieme o dopo altre leggi che stanzino le relative risorse.
DDL 980 sull’abolizione del numero chiuso
Il DDL 980 si compone di 2 articoli:
- il 1° prevede l’abolizione del numero programmato per Medicina e professioni sanitarie;
- il 2° demanda al MUR l’adozione delle modalità selettive di accesso ai corsi di laurea in Medicina e Chirurgia, Veterinaria, Odontoiatria e professioni sanitarie, tramite l’adeguamento del numero delle borse di specializzazione e del sistema universitario per assicurare spazi, docenti e laboratori necessari ad una formazione di eccellenza.
DDL 1002: CFU e media voti
Successivamente è stato presentato il DDL 1002, su iniziativa della Senatrice PD-IDP Ylenia Zambito, che riguarda anche le professioni sanitarie, Odontoiatria e Veterinaria. Questo disegno di legge ha due obiettivi:
- contemperare il potenziamento della programmazione del fabbisogno di medici e addetti alle professioni sanitarie per arrivare a una distribuzione uniforme su tutto il territorio nazionale;
- garantire l’effettiva qualità della formazione impartita e dei profili degli studenti meritevoli di proseguire il corso di studi preparatorio all’accesso alla professione medica e alle altre professioni sanitarie.
Il DDL non propone il superamento del numero chiuso ma un progressivo aumento del numero di posti fino a raggiungere un rapporto di diffusione di medici pari a cinque ogni milla abitanti e di professionisti sanitari idonei.
In merito al test, questo dovrebbe essere eliminato tramite uno sbarramento per merito tra il 1° e il 2° anno accademico: passano al 2° anno gli studenti più meritevoli individuati in base al doppio criterio del conseguimento dell’intero numero dei CFU previsti per il 1° anno e della maggior media riportata, fino a esaurimento dei posti disponibili.
La proposta della CRUI
Secondo quanto riportato da IlSole24Ore la Conferenza dei Rettori avrebbe presentato una sua proposta, che prevede:
- un corso semestrale preparatorio pre-universitario con corsi online e approfondimenti in presenza, gratuito e a numero aperto, organizzato in modalità e tempi flessibili. Le materie del corso sarebbero fisica, chimica e biologia, presumibilmente organizzato tra gennaio e settembre. A fine corso, i candidati devono sostenere gli esami o una prova propedeutica;
- un questionario autovalutativo per gli studenti di 5^ superiore o già diplomati, obbligatorio ma compilabile in qualsiasi momento prima del corso;
- il test di ammissione entro ottobre con 100 quiz a cui rispondere in 125-150 minuti, di cui il 25% di biologia, il 25% di chimica, il 25% di fisica e matematica e il 25% su argomenti psico-attitudinali;
- infine, chi entra in graduatoria può sfruttare i crediti per esoneri parziali sugli esami del 1° semestre. Gli altri possono utilizzarli nei corsi di laurea attinenti come Biotecnologie, Scienze biologiche, Scienze e tecnologie farmaceutiche, Farmacia e farmacia industriale o nelle professionali sanitarie.
Immagine in evidenza di Florian Pircher da Pixabay