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Università: come scegliere la città in cui studiare

Decidere il luogo in cui iniziare la propria carriera universitaria è un passo importante. Quali sono i fattori da considerare?

Università: l’eterno dilemma delle preferenze

Aspiranti medici, odontoiatri e veterinari: siamo tutti sulla stessa barca. O almeno, almeno una volta lo siamo stati. Per chi si avvicina all’universo del test di ammissione, la graduatoria nazionale getta qualche ombra e retrogusto di incertezza sulle scelte da intraprendere. Sembrerà una banalità, ma non lo è.
Quale città è migliore per studiare, per vivere, per trovare qualche lavoretto per arrotondare?
Ogni studente ha dovuto scegliere da una lista lunghissima l’ordine delle proprie preferenze: la scadenza del MIUR per eventuali modifiche è stata il 25 luglio 2017.
Ma i giochi non sono ancora del tutto fatti. La scelta rimane ancora aperta per chi non riuscirà a rientrare nella prima preferenza e sarà coinvolto nell’eterno girone del prenotato e assegnato.
Non sai di che cosa stia parlando?
Leggi qui per scoprirlo: Tutto ciò che devi sapere sulla graduatoria nazionale.

Università: tanti aspetti da considerare

La città che sceglierai per il tuo futuro non sarà semplicemente il luogo del tuo ateneo. Sarà il teatro dei tuoi prossimi anni, con tutto ciò che questo significa: nuove amicizie, amori, studio matto e disperatissimo, feste pazze, esami, ansie, lavori.
Per questo devi considerare molti aspetti prima di prendere questa decisione. Ecco alcuni spunti di riflessione:
– probabilità di entrare;
– qualità della didattica e della vita universitaria;
– qualità e costo della vita;
– lontananza da casa e questione pendolare;
– possibilità lavorative.

Vincere la competizione: quanto è difficile entrare?

Quando affronti un test con la graduatoria nazionale, sai di gareggiare con studenti da tutta l’Italia. È ovvio che sia più facile riuscire ad entrare in una città in cui il rapporto numero di posti disponibili / numero di richieste sia più alto. C’è anche da dire, però, che se hai già sistemato le tue preferenze nel tuo ordine vero di scelta (prima ciò che ti piace e via via verso quella che meno preferisci), sarai assegnato al migliore ateneo in cui ti è possibile entrare con il punteggio conseguito. In questo caso, molto semplicemente, la probabilità di entrare non è un grande fattore da tenere in considerazione.
Ma quanto è difficile entrare nelle diverse università?
Ecco qualche numero riferito al 2014: tabella

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Ecco che appare palese che l’Università Milano Bicocca, con il punteggio minimo di ammissione più alto, ha anche il rapporto iscrizioni/ posti disponibili più elevato.
Situazioni simili sono quelle dell’università di Pavia, Padova e Verona.

Università: i migliori atenei d’Italia

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Non tutte le università sono le stesse, non tutti i corsi e le possibilità di apprendimento sono gli stessi.
Come capire allora quali sono migliori delle altre?
Ci pensa il CENSIS, che ogni anno stila la classifica delle università italiane.
Quest’anno per le lauree triennali vince Siena, con 99,4 punti, seguita da Trento (99,2), Sassari (97,8), Perugia (94,8) e Trieste (92,8). In coda alla classifica troviamo Molise (74 punti), Catania (72,6), Napoli Federico II (72,4), L’Orientale (71 punti) e Parthenope (69,2 punti).
Per quanto riguarda Medicina nello specifico, invece, la situazione cambia. Ecco la classifica dei migliori atenei in cui studiare per la laurea magistrale a ciclo unico: svettano Pavia, Padova, Milano Bicocca e Bologna. Fanalino di coda, invece, Palermo, Caserta, L’Aquila e l’università del Molise.

Università: qualità e costo della vita

Oltre all’università, dovrai vivere la città in tutti i suoi aspetti. L’affitto, l’abbonamento per i mezzi, la birretta il venerdì sera, il museo, la tassa rifiuti… Insomma, l’ingresso nella vita adulta con tutti i suoi aspetti eccitanti e le sue seccature.
Il costo e la qualità della vita sono diversi a seconda della città che sceglierai come teatro del tuo futuro. Il Sole 24 ore ci aiuta nella scelta con un’altra classifica sulla vivibilità delle città italiane.
Vincono la competizione sulla qualità della vita 2016: Aosta, Milano, Trento, Belluno, Sondrio, Firenze, Bolzano, Bologna.
La situazione al sud è un po’ meno rosea: in fondo alla lista troviamo Salerno, Barletta, Taranto, Crotone, Napoli, Caserta, Reggio Calabria e, ultima, Vibo Valentia.

Arrotondare con un lavoro per studenti

Soprattutto per i corsi di studi lunghi, come Medicina, il discorso lavorativo diventa importante. Infatti è molto frequente che si debba cercare qualche lavoretto per “arrotondare”, ma che allo stesso tempo garantisca di poter frequentare le lezioni e di avere il tempo per studiare.
La scelta della città in cui studiare è importante anche in questo senso. In alcune grandi città, come Torino, Milano, Roma, ci saranno maggiori opportunità che in città più piccole.
Fai una piccola ricerca per valutare anche questo aspetto prima di operare la tua scelta.

Università: questione pendolari

Non prendiamoci in giro: la mamma è sempre la mamma. Così come la fidanzata a cento chilometri di distanza può diventare un po’ acidella in alcuni momenti di difficoltà.
Quanto sei disposto a spostarti per studiare nella città dei tuoi sogni? Qual è la soluzione migliore?
Fortunatamente ho avuto la fortuna di trovare un compromesso molto comodo: vivere in una città a un’ora di treno dal paesello natio. Riesco a vedere la mia famiglia almeno una volta ogni due settimane, posso esserci per feste comandate e necessità, ma ho la mia indipendenza a Torino.
La situazione può farsi complicata in altri casi.
C’è chi entra in un’università nella propria città e rimane a vivere con la propria famiglia: meno costi, meno grane da pelare, ma meno indipendenza.
Chi invece sceglie una città vicina ma non vicinissima e si trova a fare il pendolare ogni giorno, sviluppando una relazione molto profonda con Trenitalia e stress.
Oppure chi fa le valigie e vola dall’altra parte dell’Italia, inizia una nuova avventura bellissima, ma poi deve affrontare i pianti della nonna al telefono quando non può tornare a Natale per il pranzo di famiglia.
Valuta bene questo aspetto, non solo perché inciderà sui tuoi cari, ma perché sarà fondamentale per te. Il passaggio liceo – università segna la fine di un’era e l’inizio di un’altra. Talvolta può essere un po’ dura, soprattutto nei primi tempi.
Pensaci bene, pondera i pro e i contro, parlane a cuore aperto e inizia nel migliore dei modi questo nuovo capitolo della tua vita.
In ogni caso, saremo sempre qui quando avrai bisogno.

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