Sei un insegnante o un genitore interessato a capire nel dettaglio quali sono le competenze nella scuola dell’infanzia? Quelle che i tuoi figli o piccoli alunni dovrebbero acquisire giorno dopo giorno?
A livello nazionale, le linee guida per quanto riguarda la scuola dell’infanzia sono quelle fornite dal MIUR. Le normative prevedono un percorso formativo finalizzato a far acquisire ai bambini diverse abilità e competenze durante il primo ciclo di istruzione.
Per esempio, la scuola dell’infanzia dovrebbe porre le basi per l’esercizio di una cittadinanza attiva con l’accento sulla sostenibilità e l’innovazione. Vediamo tutte le competenze della scuola dell’infanzia nel dettaglio.
Le competenze nella scuola dell’infanzia e le 8 chiavi europee
La scuola dell’infanzia è di durata triennale. Il suo scopo è di educazione e sviluppo affettivo, cognitivo e sociale in bambini e bambine tra i 3 e i 6 anni.
I principali obiettivi della scuola dell’infanzia sono 3:
- la maturazione dell’identità del bambino
- lo sviluppo delle competenze
- la conquista dell’autonomia
La nuova scuola dell’infanzia è basata sulle indicazioni nazionali del 2012, sulla Raccomandazione 2006/962/CE e sulle competenze chiave europee del 2018 per la scuola dell’infanzia.
Le competenze chiave sono necessarie per la realizzazione e lo sviluppo personali, la cittadinanza attiva, l’inclusione sociale, l’adattamento più rapido ai continui cambiamenti del mondo, l’innovazione, la produttività e l’occupazione.
Ecco le 8 competenze chiave europee per la scuola:
- la comunicazione nella madrelingua. La capacità di esprimere e interpretare concetti, pensieri, sentimenti, fatti e opinioni in forma orale e scritta e di interagire in contesti culturali e sociali diversi;
- la comunicazione in lingue straniere. Richiede la capacità di ascoltare, parlare, leggere e scrivere, ma anche la mediazione e la comprensione interculturale;
- le competenze matematiche, scientifiche e tecnologiche. L’abilità di sviluppare e applicare il pensiero matematico per risolvere una serie di problemi in situazioni quotidiane, competenze e metodologie che spiegano il mondo naturale;
- la competenza digitale. Saper utilizzare le Tecnologie della Società dell’Informazione (TSI) e competenze base nelle Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione (TIC);
- imparare a imparare. L’abilità di organizzare il proprio apprendimento a livello individuale e in gruppo, con la conoscenza dei relativi metodi e opportunità;
- le competenze sociali e civiche. Tutte le forme di comportamento che consentono di partecipare in modo efficace e costruttivo alla vita sociale e lavorativa;
- senso di iniziativa e di imprenditorialità. La capacità di trasformare le idee in azione, come la creatività, l’innovazione e l’assunzione di rischi, ma anche la capacità di pianificare e di gestire progetti per raggiungere obiettivi;
- consapevolezza ed espressione culturali. L’espressione creativa di idee, esperienze ed emozioni attraverso i mezzi di comunicazione, come la letteratura, la musica, le arti dello spettacolo e dello spettacolo.
Le competenze chiave sono tutte interdipendenti e hanno come finalità lo sviluppo del pensiero critico, la valutazione dei rischi, la creatività, l’iniziativa, la capacità di risolvere problemi, la presa di decisioni e la gestione costruttiva delle emozioni.
Quali sono le competenze trasversali scuola infanzia
Le competenze trasversali sono quelle che si integrano con le conoscenze e competenze disciplinari, permettendo ai bambini di acquisire capacità fondamentali nella vita e nell’attività lavorativa.
Sono le cosiddette soft skill, che si apprendono nell’interazione, che possono essere relative agli ambiti cognitivi, relazionali, realizzativi, manageriali e comunicativi.
Alcune competenze trasversali su cui lavorare e progettare nella scuola dell’infanzia sono:
- partecipazione, collaborazione e solidarietà
- rispetto delle persone e delle diversità
- rispetto di regole, patti e ambienti
- risoluzione creativa dei problemi
- conoscenza di sé e autostima
- pensiero problematico-critico
- metodo di studio
- autovalutazione
- perseveranza
- decisionalità
- autonomia
- flessibilità
- pazienza
- empatia
Come programmare le competenze nella scuola dell’infanzia? Le metodologie sono molteplici e devono essere applicate con costanza e determinazione. I bambini apprendono le competenze attraverso la predisposizione di un ambiente sereno e accogliente, la comunicazione, le attività di gruppo, la rappresentazione grafica, i giochi di deambulazione, l’uso dei materiali, l’imitazione, la ricerca, attività di gruppo, ecc.
I materiali di supporto impiegabili potrebbero essere libri, riviste, giornali, cartoline, materiali occasionali come acqua, fiori, sabbia, materiali grafico-pittorici e plastico-manipolativi, la segnaletica stradale, il materiale fotografico e audiovisivo e l’ambiente scolastico nella sua totalità.
Come comunicare ai genitori le competenze proprie della scuola dell’infanzia? Sono valide diverse forme di comunicazione che si consiglia di integrare per un risultato migliore:
- comunicazioni/circolari del dirigente scolastico
- esperienze e incontri di formazione comune
- reti, accordi, patti e protocolli scolastici
- colloqui bimestrali docenti-genitori
- incontri con le famiglie su richiesta
Per la scuola dell’infanzia è fondamentale tenere la famiglia aggiornata sui progressi e sulle aspettative relative a ciascuna età e le abilità personali dei bambini. Dovrebbe essere stimolato un ambiente di serenità e ascolto, dove gli insegnanti e le famiglie collaborano per il raggiungimento degli obiettivi.
I campi di esperienza
Il concetto di campo di esperienza è stato introdotto dagli Orientamenti del 1991 per delineare i settori specifici e individuabili di competenza nei quali i bambini sviluppano l’apprendimento.
Dal 1991 a oggi i nomi dei diversi campi e il loro numero sono cambiati più volte. Attualmente i campi di esperienza sono:
- Il Sé e l’altro
- Il corpo e il movimento
- Immagini, suoni, colori
- I discorsi e le parole
- La conoscenza del mondo
Un campo di esperienza è il vissuto dei bambini visto attraverso il loro modo di comportarsi, comunicare, relazionarsi e approcciare le situazioni. Il vissuto del bambino è connesso al vissuto dell’insegnante e il contesto dove si svolgono le esperienze.
Quindi, il campo è un concetto dinamico in cui le parti coinvolte (bambino, docente e contesto) si trasformano reciprocamente, si arricchiscono e si evolvono.
Le attività didattiche per i campi di esperienza potrebbero essere giochi, laboratori, interventi individualizzati, materiali specifici, musica, gestualità, letteratura, educazione alle emozioni, ecc. a seconda della metodologia scelta.
I traguardi per lo sviluppo delle competenze della scuola dell’infanzia sono molteplici e hanno una finalità importantissima: porre le basi di preparazione a una vita adulta funzionale e ricca di opportunità.
Il raggiungimento di queste competenze dipende dalla cooperazione tra la scuola, le istituzioni e la famiglia. Tutti i soggetti devono impegnarsi e aggiornarsi per favorire questa collaborazione.
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