Tra le tante professioni medico-sanitarie, una crea particolare confusione tra gli aspiranti studenti: quella del tecnico radiologo in merito alla differenza fra tecnico radiologo e medico radiologo.
Al primo, che fa parte dell’ambito paramedico delle professioni sanitarie, è richiesta una laurea triennale. Chi invece vuole diventare medico radiologo, deve studiare medicina per 6 anni per poi conseguire la specializzazione in radiologia che dura altri 5 anni. Si tratta di due percorsi molto diversi, per tempistiche, qualifica e per materie studiate.
Se stai decidendo se diventare radiologo oppure tecnico di radiologia, ecco le informazioni di cui hai bisogno per scegliere.
Come diventare tecnico radiologo
La figura del tecnico di radiologia è individuata dal D.M. 746 del 26 settembre 1994, in base a cui: “il tecnico sanitario di radiologia è l’operatore sanitario che in possesso del diploma universitario abilitante e dell’iscrizione all’albo professionale, è responsabile degli atti di sua competenza ed è autorizzato ad espletare indagini e prestazioni radiologiche”.
Il tecnico di radiologia medica lavora su prescrizione medica e svolge in autonomia o in equipe interventi che richiedono l’uso di sorgenti di radiazioni, energie termiche, ultrasoniche o risonanza magnetica nucleare.
Innanzitutto, devi avere un diploma, non necessariamente liceale, per poterti immatricolare alla laurea triennale in Tecniche di Radiologia Medica per Immagini e Radioterapia, attiva in vari atenei italiani.
Ma prima di immatricolarti, dovrai superare il test di ammissione per le professioni sanitarie, che di solito si svolge a settembre.
Dopo il conseguimento della laurea, per poter esercitare è necessario iscriversi all’Albo dei Tecnici Sanitari di Radiologia Medica, FNO TSRM e PSTRP. Inoltre, al tecnico di radiologia medica, come per gli altri professionisti sanitari, è richiesta la formazione continua anche dopo la laurea per garantire ai pazienti l’aggiornamento delle competenze.
Se vuoi specializzarti, il percorso di tecnico radiologo ti offre l’opportunità di accedere al corso di laurea magistrale in Scienze delle Professioni Sanitarie Tecniche Diagnostiche oppure a master e corsi di perfezionamento.
Quanto è lo stipendio di un tecnico di radiologia? Per un tecnico radiologo lo stipendio varia dai 1.300 ai 1.900 euro netti al mese, a seconda dell’esperienza e della struttura in cui lavora.
Lo stipendio medio dei tecnici radiologi in Italia si aggira intorno alle 32.000 euro lorde all’anno, una retribuzione piuttosto alta rispetto agli stipendi medi in ambiti diversi da quello medico-sanitario.
Il tecnico radiologo è un professionista che possiede competenze tecnico-sanitarie e lavora all’interno di strutture sanitarie pubbliche o private in collaborazione con il medico radiologo, il radiologo diagnostico, il medico nucleare, il fisico radioterapista o il fisico sanitario. Inoltre, il tecnico radiologo partecipa alla programmazione e organizzazione del lavoro nell’ambito della struttura in cui lavora.
Questo professionista sanitario opera con i macchinari e le attrezzature che servono per effettuare esami radioterapici, radiodiagnostici, emodinamici, di medicina nucleare come la risonanza magnetica, la Tomografia Assiale Computerizzata (TAC) e la Tomografia a Emissione di Positroni (PET) di cui controlla il corretto funzionamento attuando programmi di verifica e controllo. Si occupa anche della radioterapia.
Come è strutturata la laurea in Tecniche di radiologia medica, per immagini e radioterapia? Durante il tuo percorso universitario bisogna sostenere circa 20 esami, che variano a seconda dell’università:
1) il primo anno studierai materie scientifiche per approfondire ciò che serve per lavorare come tecnico radiologo (esami di fisiologia e anatomia, apparecchiature, radioprotezione fisica e medica e scienze interdisciplinari);
2) il secondo anno sarà più specifico, con materie di settore come diagnostica per immagini, assistenza al paziente, radioterapia e medicina nucleare;
3) il percorso triennale si conclude con un approfondimento di diagnostica per immagini, tecniche di primo soccorso e scienze umane, come la psicologia, utili per stabilire un contatto empatico con il paziente.
Il corso di laurea per diventare tecnico radiologo è completato da un tirocinio pratico, che può cominciare già dal primo anno, per dare agli studenti la possibilità di confrontarsi da subito con la professione che andranno a svolgere.
I nostri corsisti ci chiedono spesso se si può diventare tecnico di radiologia seguendo un corso. In Italia questo non è possibile perché non esiste il tecnico radiologo senza laurea. L’unico modo per arrivare a svolgere questa professione è quello di superare il test di ammissione e passare gli esami della laurea triennale in Tecniche di radiologia.
I test per l’accesso ai corsi di laurea della macroarea professioni sanitarie hanno tutti la stessa struttura ma cambiano da ateneo ad ateneo. Quindi, l’esame per iscriverti a Bologna potrebbe essere diverso da quello di Padova.
Circa 60 giorni prima dello svolgimento della prova, il MUR è tenuto a pubblicare il bando del test per medicina e professioni sanitarie, ma saranno poi le singole università a stabilire e comunicare le modalità di iscrizione.
Inoltre, per le professioni sanitarie non esiste una graduatoria nazionale, quindi ogni ateneo pubblicherà le sue in base al risultato dei test di ingresso.
Il bando professioni sanitarie 2022-2023 non è ancora uscito ma si sa già la data del test professioni sanitarie 2022: il test si svolgerà il 15 settembre.
Negli anni passati le domande del test per professioni sanitarie erano 60, divise in:
● 10 domande di cultura generale
● 12 domande di logica
● 18 domande di biologia
● 12 domande di chimica
● 8 domande di fisica e matematica
Il programma degli argomenti da studiare di biologia, chimica, fisica e matematica è identico a quello per il test di medicina.
Proprio per questo motivo, le modifiche previste per il test di medicina 2022, potrebbero essere applicate anche al test di professioni sanitarie. In questo caso le domande di cultura generale saranno fortemente ridotte o addirittura eliminate in favore di quelle di logica o di contenuto scientifico.
Le università e i posti sono indicati nel bando che viene pubblicato ogni anno dal MUR. Siamo ancora in attesa del bando 2022/2023.
Per l’anno accademico 2021/2022 i posti per tecnico di radiologia sono stati 1.297, così ripartiti:
● Bari – 50 posti
● Bologna – 46 posti
● Brescia – 25 posti
● Cagliari – 25 posti
● Campania “L. Vanvitelli” – 27 posti a Napoli, 7 ad Avellino e 8 a Caserta
● Campus biomedico di Roma – 40 posti
● Catania – 14 posti
● Catanzaro – 20 posti
● Cattolica del Sacro Cuore – 10 posti a Potenza, 20 a Bolzano e 16 a Roma
● Chieti – 35 posti
● Ferrara – 48 posti
● Firenze – 25 posti
● Foggia – 30 posti a Barletta
● Genova – 15 posti
● Insubria – 20 posti a Varese
● L’Aquila – 30 posti
● Messina – 24 posti
● Milano – 30 posti
● Milano-Bicocca – 25 posti a Bergamo
● Modena – 26 posti
● Napoli Federico II – 40 posti
● Padova – 35 posti a Padova e 35 a Treviso
● Palermo – 16 posti
● Parma – 18 posti
● Pavia – 23 posti
● Perugia – 25 posti
● Piemonte Orientale – 19 posti a Novara
● Pisa – 20 posti
● Politecnica delle Marche – 20 posti ad Ancona
● Roma “La Sapienza” – 105 posti a Roma, 35 a Latina, 29 a Viterbo, 19 a Sora, 30 a Rieti e 30 a Frosinone
● Roma “Tor Vergata” – 40 posti
● Salerno – 15 posti
● Sassari – 28 posti
● Siena – 12 posti
● Torino – 19 posti a Torino e 8 a Cuneo
● Udine – 20 posti
● UniCamillus – 10 posti a Roma
● Verona – 30 posti
Come abbiamo già detto, al momento non esistono in Italia facoltà per tecnico di radiologia a numero aperto.
Il radiologo è un medico, a differenza del tecnico radiologo, che è un professionista sanitario. Se il tuo sogno è quello di diventare un medico radiologo, la strada sarà piuttosto lunga, ma con tante soddisfazioni alla fine del percorso.
Prima di tutto, dovrai superare il test di ammissione a medicina che è nazionale e uguale in tutti gli atenei statali. Il test richiede tanta preparazione, soprattutto se ambisci alle facoltà delle grandi città, come Roma o Milano. In seguito, dovrai studiare le discipline del corso di laurea in Medicina e Chirurgia, che ha la durata di 6 anni. Durante l’ultimo anno di questo corso di laurea è previsto un tirocinio presso policlinici universitari, aziende ospedaliere, presidi ospedalieri di aziende ASL, con attività pratiche da svolgere.
Dopo la laurea, dovrai sostenere l’esame di Stato per ottenere l’abilitazione alla professione medica e iscriverti all’Albo dell’Ordine dei Medici.
A questo punto potrai cominciare il tuo percorso di specializzazione in Radiologia, Radiodiagnostica o Radioterapia. Durante il corso di specializzazione, che dura 5 anni con frequenza obbligatoria, dovrai sostenere ulteriori esami e lavorare insieme ai medici specialisti di reparto, per poter operare in autonomia dopo il percorso di specializzazione.
Per essere ammessi alla scuola di specializzazione in radiologia occorre superare un concorso. Possono accederci i laureati in Medicina e Chirurgia in possesso dell’abilitazione professionale o coloro che la conseguiranno entro la prima sessione utile successiva all’inizio dei corsi.
Il radiologo è un medico chirurgo specialista, che utilizza attrezzature con radiazioni ai raggi X per diagnosticare e constatare le malattie, dall’ipertensione arteriosa all’artrite fino all’endometriosi.
Oltre a dover valutare gli esami da effettuare in base ai sintomi e alle patologie del paziente, il radiologo deve essere capace di interpretare i risultati diagnostici e prescrivere terapie di cura.
Dipende dalla struttura dove lavora e dal livello di esperienza. Il suo stipendio parte dai 40.000 euro lordi all’anno, fino ad un massimo di 150.000 euro lordi all’anno, cifra che ripaga sicuramente gli 11 anni di studi necessari per svolgere questa professione.
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