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Come diventare infermiere: laurea, anni, costo, stipendio

Come diventare infermiere? Se sei uno studente dell’ultimo anno delle scuole superiori, se hai già una laurea, se lavori ma vuoi cambiare il tuo percorso professionale e stai pensando di diventare infermiere, leggi la guida alla professione di infermiere con le risposte alle domande più importanti su formazione e costi, test professioni sanitarie 2024, laurea, sbocchi occupazionali e stipendio.

Come diventare infermiere

Chi è l’infermiere?

L’infermiere o l’infermiera è un professionista sanitario laureato, iscritto all’albo, che si prende cura dell’assistito in maniera globale, instaurando con lui una relazione di fiducia.

Questa figura è regolata dal D.M. 739/1994 che definisce la figura dell’infermiere come:
l’operatore sanitario che, in possesso del diploma universitario abilitante e dell’iscrizione all’albo professionale, è responsabile dell’assistenza generale infermieristica.

Altri riferimenti normativi per questa figura professionale sono la legge 42/1999 che ha introdotto il concetto di professione sanitaria come professione intellettuale e la legge 251/2000 che ha riconosciuto il sapere disciplinare dell’infermieristica.

Come diventare infermiere?

Dopo essersi diplomati, occorre conseguire la Laurea in infermieristica (disponibile in italiano o in inglese) o infermieristica pediatrica (L/SNT1) presso la facoltà di Medicina e Chirurgia, che abilita all’esercizio della professione sanitaria di infermiere o infermiere pediatrico. Anche alcune università private offrono il corso di Laurea in infermieristica, sempre ad accesso programmato.

Che scuola superiore fare per diventare infermiere? Il tipo di diploma conseguito non è vincolante.

Dopo la laurea di primo livello, l’infermiere può decidere di continuare gli studi frequentando:

· un master di I livello;
· la Laurea magistrale in scienze infermieristiche ed ostetriche, biennale, sempre a numero chiuso e in seguito un master di II livello o un dottorato di ricerca per ricoprire ruoli di responsabilità oppure lavorare nella ricerca e nella formazione.

Come gli altri professionisti sanitari, anche l’infermiere è obbligato a partecipare ai corsi di formazione e aggiornamento previsti dal programma nazionale ECMEducazione Continua Medicina.

Per esercitare la professione, l’infermiere deve iscriversi all’albo.
 
Clicca qua per più informazioni sulla laurea in Infermieristica pediatrica.

Come diventare infermiere senza laurea?

In Italia non sono attive professioni sanitarie senza laurea. Fino agli anni ‘90 per diventare infermieri bastava frequentare una scuola professionale triennale. Dal 1992 la Laurea in infermieristica è obbligatoria per l’esercizio della professione.

Come iscriversi all’albo infermieri?

Per esercitare la professione, l’infermiere è obbligato a iscriversi all’albo. L’albo professionale per le professioni infermieristiche è FNOPIFederazione Nazionale Ordini Professioni Infermieristiche.

Come iscriversi all’albo degli infermieri? La domanda di iscrizione va presentata in carta da bollo all’Ordine nella cui circoscrizione il richiedente ha la residenza.

Ecco quali sono i requisiti per l’iscrizione all’albo degli infermieri:

· avere la residenza o il domicilio o esercitare la professione nella circoscrizione dell’Ordine;
· essere in possesso del titolo ed essere abilitati all’esercizio professionale in Italia;
· avere il pieno godimento dei diritti civili.

All’albo degli infermieri si possono iscrivere anche i cittadini stranieri in regola con le norme in materia di ingresso e soggiorno in Italia e in possesso di questi requisiti.

Quali sono le specializzazioni per l’infermiere?

Le specializzazioni in infermieristica sono tante e in base al D.M. 739/94 sono classificabili in:

· infermiere di sanità pubblica
· infermiere di area critica
· infermiere psichiatrico
· infermiere pediatrico
· infermiere geriatrico

Quanto costa diventare infermiere?

Il costo per diventare infermiere include più voci:

· il contributo di partecipazione ai test di ammissione, più elevato negli atenei privati;
· le tasse universitarie;
· il costo della vita universitaria, maggiore per gli studenti fuori sede;
· a questi costi bisogna sommare quelli per eventuali corsi di formazione successivi alla laurea, dai master alla laurea magistrale.

Test infermieristica: com’è?

Nelle università pubbliche non è previsto un test solo per l’accesso a infermieristica. Il test infermieristica rientra nel test professioni sanitarie e si svolge di solito a settembre. La data del test professioni sanitarie 2024 non è ancora nota. Nel 2023 la prova è stata il 14 settembre per il corso in italiano e il 18 settembre per il test professioni sanitarie in lingua inglese per l’accesso al corso di laurea in Nursing, attivo presso La Sapienza, l’Università di Palermo e l’ateneo della Campania “Vanvitelli”.

Invece, gli atenei privati non sono vincolati a questa data e spesso programmano i test in primavera o a fine estate.

Il test professioni sanitarie cambia da ateneo ad ateneo, anche se le prove hanno tutte la stessa struttura. Alcune università formulano da sé le domande, altre adottano il test fornito dal CINECA, da Selexi o da altri enti.

La struttura del test professioni sanitarie prevede 60 domande a risposta multipla con 5 opzioni di risposta, di cui una sola esatta, a cui rispondere in 100 minuti, divise in:

· 4 quiz di competenze di lettura e conoscenze acquisite negli studi
· 5 quiz di ragionamento logico e problemi
· 23 quiz di biologia
· 15 quiz di chimica
· 13 quiz di fisica e matematica

Per capire meglio come funziona il test professioni sanitarie e se sei indeciso tra medicina e infermieristica, scopri la differenza tra il test di medicina e quello delle professioni sanitarie. Per conoscere tutte le date negli atenei pubblici e privati vai al calendario dei test di ammissione 2024. Inoltre, clicca qua per entrare nel gruppo whatsapp sul test professioni sanitarie.

Infermieristica: cosa si studia?

Il piano di studi in infermieristica può cambiare a seconda dell’ateneo che si frequenta, seppur di poco. Ecco alcune tra le principali materie di infermieristica:

· biochimica
· anatomia
· fisiologia
· istologia
· biologia
· chimica

Accanto a questi esami di carattere generale, il corso di Laurea in infermieristica prevede anche lo studio di materie scientifiche specifiche per la professione di infermiere: infermieristica generale, patologia generale, infermieristica clinica, chirurgia generale e specialistica, igiene e statistica medica, infermieristica in area critica, rianimazione e terapia intensiva, informatica, lingua inglese, psichiatria e psicologia della salute, management sanitario, organizzazione delle aziende sanitarie.

In più, sono previste materie psicologiche, introdotte nelle professioni sanitarie e soprattutto nella laurea in infermieristica proprio per aiutare lo studente a sviluppare l’empatia con il paziente, acquisire consapevolezza delle emozioni e prevenire il burnout, che prima si verificava con frequenza nelle professioni sanitarie e di assistenza.

Le competenze apprese sono molto richieste sul campo e utili nella cura del paziente che ha bisogno non soltanto della teoria ma soprattutto della voglia di aiutare e di far stare bene il prossimo. Il contatto con le persone è una costante di questa professione.

Come funziona il tirocinio infermieristica?

Il tirocinio è una parte fondamentale del corso di laurea in infermieristica. La durata e le modalità del tirocinio in infermieristica cambiano in base all’università che si frequenta.

Le principali competenze acquisite sono:

· assistenza alla persona, alla sua igiene, all’alimentazione;
· comprensione del funzionamento della sala operatoria;
· applicazione della deontologia professionale;
· interazione con il resto dell’équipe medica:
· prescrizioni diagnostiche e terapeutiche.

Durante il tirocinio si formerà la parte più umana dell’infermiere e il rapporto con il paziente diventerà realtà.

Quanti anni dura infermieristica?

Il corso di Laurea in infermieristica dura 3 anni. Infatti, si tratta di una laurea triennale, come tutte le professioni sanitarie.

Infermieristica è difficile?

Innanzitutto, quanto è difficile entrare a infermieristica? Tra le professioni sanitarie, l’infermiere è tra le più ambite. Ogni anno i partecipanti sono molti di più rispetto ai posti disponibili. Gli iscritti al test infermieristica 2022 sono stati oltre 25 mila per 19.375 posti disponibili.

Quindi, entrare a infermieristica non è facile, anche perché per superare il test professioni sanitarie bisogna studiare un programma vasto e saper risolvere esercizi e problemi.

Invece, com’è studiare infermieristica? In tanti credono che fare l’infermiere consista in una mera esecuzione di procedure decise dai medici. Al contrario, l’infermiere ha molta autonomia decisionale e altrettante responsabilità. Il suo lavoro richiede empatia e un’impeccabile etica professionale.

Inoltre, molto dipende dalla predisposizione personale. Se la tua missione è aiutare il prossimo e ti piacciono le materie scientifiche, i 3 anni di studio non dovrebbero presentare particolari difficoltà.

Dove studiare infermieristica?

Ecco l’elenco delle università con attivo un corso di Laurea in infermieristica nel 2022:

· Bari
· Bologna
· Brescia
· Cagliari
· Campania “L. Vanvitelli”
· Campus Bio-Medico di Roma
· Catania
· Catanzaro
· Cattolica del Sacro Cuore
· Chieti-Pescara
· Ferrara
· Firenze
· Foggia
· Genova
· Humanitas University
· Insubria
· L’Aquila
· LUM Giuseppe Degennaro di Casamassima
· Messina
· Milano
· Milano-Bicocca
· Modena e Reggio Emilia
· Molise
· Napoli Federico II
· Padova
· Palermo
· Parma
· Pavia
· Perugia
· Piemonte Orientale
· Pisa
· Politecnica delle Marche
· Roma “La Sapienza”
· Roma “Tor Vergata”
· San Raffaele Milano
· Salerno
· Sassari
· Siena
· Torino
· Trieste
· Udine
· Unikore Enna
· UniCamillus
· Verona

Se sei uno studente fuori sede, uno degli aspetti da considerare nella scelta dell’ateneo è il costo della vita nella città in cui studiare. Roma e Milano sono tra le città più costose d’Italia, ma anche quelle con più posti di lavoro per quanto riguarda l’infermieristica in ospedali pubblici e privati.

Un altro fattore importante per decidere è il punteggio minimo per entrare in infermieristica. Questo non deve diventare l’unico fattore di scelta, ma è importante controllare la graduatoria dell’anno precedente. Vai alle graduatorie professioni sanitarie 2023.

Cosa fa l’infermiere?

Secondo il decreto che regola questa professione, rientrano tra le mansioni dell’infermiere:

· pianificare, gestire e valutare l’intervento di assistenza di tipo infermieristico;
· applicare correttamente le prescrizioni diagnostico-terapeutiche;
· formulare i bisogni e gli obiettivi dell’assistenza infermieristica;
· identificare i bisogni di salute dei pazienti.

Inoltre, l’infermiere deve attenersi al Codice deontologico delle professioni infermieristiche, tra cui il rispetto e la non discriminazione, la cura, la formazione e l’aggiornamento.

Infine, sono importanti anche le competenze individuali, ma lo è altrettanto saper collaborare con gli altri operatori sociosanitari e il personale di supporto per il raggiungimento degli obiettivi.

Dove lavora l’infermiere?

Tra le lauree triennali, infermieristica è tra quelle che garantisce maggiori sbocchi lavorativi. Secondo AlmaLaurea, l’80,4% dei laureati triennali in infermieristica risulta occupato a un anno dal conseguimento del titolo.

L’infermiere può esercitare come dipendente o libero professionista, in strutture socio-assistenziali private o in quelle pubbliche alle quali si accede tramite concorso.

Gli ambiti di lavoro dell’infermiere sono molteplici:

· tutti i reparti degli ospedali e pronto soccorso
· residenze sanitarie assistenziali
· strutture per lungodegenza
· servizi sanitari territoriali
· centri di riabilitazione
· ambulatori
· a domicilio
· hospice

Quanto guadagna un infermiere?

Ai professionisti laureati in infermieristica si applica il Contratto collettivo nazionale di lavoro, CCNL, di riferimento. Pertanto, lo stipendio lordo base di un infermiere è di circa 1.750 euro al mese e può aumentare con l’anzianità, la turnazione ed eventuali straordinari, fino a superare i 2.000 euro mensili.

Ma mentre il settore pubblico è obbligato a rispettare il CCNL, nel privato è tenuto a farlo solo il datore di lavoro che ha partecipato alla stipula del contratto. Per questo motivo lo stipendio di un infermiere che lavora nel privato può essere inferiore o superiore a seconda del tipo di struttura e della zona di lavoro.

Immagine in evidenza di Gustavo Fring da Pexels

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