Verifica e migliora il tuo livello di preparazione al test con le giuste simulazioni. Se vuoi superare il test, studiare non basta.
Tutti i soldati sanno sparare, se viene loro richiesto. Ma questo, come è chiaro, non è sufficiente a vincere una battaglia. Un buon soldato deve infatti capire quando e se sparare, intuire il momento giusto per ritirarsi e salvarsi la pelle.
L’unico modo che ha di imparare è combattere… o simulare la guerra. Fortunatamente tu non hai nessuna guerra da sostenere, anche se spesso è quello che pensi durante la preparazione al test, vero? La tua battaglia non si fa con le armi, ma si combatte con i libri e la tua vittoria è l’ammissione all’università. Per farcela devi solo prepararti e tenerti in continuo allenamento, sempre pronto all’azione!
Ti farò vedere come poter prendere dimestichezza con la realtà del test di ammissione e capirai quanto sia importante per te abbinare lo studio alla continua verifica delle conoscenze.
Le simulazioni insegnano a gestire il tempo
Quali sono, allora, i nemici contro cui tenersi pronti?
Sai bene che una delle principali difficoltà del test di medicina è la mancanza di tempo, o meglio l’esigua quantità di minuti a tua disposizione considerato il numero di domande che avrai davanti. Il fattore tempo è un aspetto che non devi mai sottovalutare. Puoi esserti preparato al 100% studiando i vari argomenti, ma nessun libro potrà insegnarti a gestire i minuti in maniera efficace. Ecco un primo motivo per cui esercitarsi attraverso delle simulazioni del test è assolutamente indispensabile.
Sulla nostra piattaforma e-learning per il test di ammissione in medicina, veterinaria e professioni sanitarie, trovi tante simulazioni inedite. Corri a dare un’occhiata!
Una simulazione, infatti, ti mette direttamente a contatto con la realtà dell’esame di ammissione, ti permette di vivere in anticipo e più volte il momento del test, ti fa capire come gestire al meglio i tuoi preziosi rintocchi di orologio.
Solo entrando nel vivo del compito puoi constatare credibilmente quanto tempo impieghi per risolvere i quiz di logica, o per eseguire i calcoli di chimica. Potresti pensare che sia sufficiente esercitarsi sui quesiti, risolvendone alcuni occasionalmente. È possibile che tu riesca a dare spesso la risposta giusta alle domande che leggi sui manuali di preparazione, ma ricorda: è molto diverso svolgere un esercizio preso singolarmente, piuttosto che una serie di 60 quesiti mentre il tempo scorre. Allenati direttamente sul campo di battaglia, non al poligono di tiro.
Le simulazioni mettono alla prova le tue conoscenze
Ma una simulazione non ti offre “solo” questo. Quanto può essere produttivo studiare un argomento e non verificare poi le conoscenze che hai acquisito? Ti capita mai di non riuscire a dare la risposta ad una domanda di cui hai appena ripassato l’argomento?
La verità è che capita a parecchi studenti e, come per tutto, c’è un motivo ben preciso per cui succede.
Conoscere un argomento e riuscire ad applicare le proprie conoscenze non è la stessa cosa! Occorre allenamento ed è indispensabile esercitarsi abitualmente per prendere dimestichezza con le domande del test di ammissione.
Applica i miei consigli e non avrai più alcun tipo di problema. Avere uno strumento di simulazione del test sempre a tua disposizione è davvero un grande punto a tuo favore. Ogni volta che avrai completato una sessione di studio, ti consiglio di consolidare le tue conoscenze esercitandoti sui quesiti adatti. Calcoli o quesiti che potrebbero sembrarti sul momento banali, rischiano di risultare ostici in seguito se non avrai consolidato le tue capacità risolutive e di ragionamento al momento opportuno!
È della tua ammissione che stiamo parlando, sfrutta fin da ora tutto ciò che è pensato per te.
Cosa rende una simulazione efficace?
Credibilità: una buona simulazione deve essere innanzitutto credibile, cioè deve rispecchiare al meglio la realtà del test. Solo in questo modo puoi ottenere un risultato abbastanza attendibile, e che attesti la tua preparazione in modo giusto.
Ma come capire se una simulazione è credibile? Innanzitutto deve presentare una composizione di quiz identica a quella del test ministeriale: stesso numero di domande, stessi argomenti nelle giuste proporzioni e stesso tempo a disposizione. Qui puoi leggere l’analisi del decreto MIUR. Ciò che puoi usare come metro di giudizio è sicuramente confrontare i quiz proposti con quelli dei test ufficiali.
Una buona simulazione ti propone domande con una struttura molto simile, così che potrai sviluppare utili capacità di ragionamento tali da applicarle il giorno dell’esame di ammissione. Valuta anche se le domande affrontano gli argomenti allo stesso livello di approfondimento di quanto lo fa il ministero. Non fidarti di simulazioni troppo semplici, ma anche una simulazione troppo complessa spesso è lontana dalla realtà.
Simulare significa anche confrontarti con gli altri
Durante il test di ingresso ciò che conta è essere competitivo rispetto ai concorrenti. Una simulazione deve assolutamente poter inscenare una confronto tra i candidati così che ognuno possa rendersi conto del proprio livello di preparazione rispetto agli altri studenti. Una simulazione cartacea, come puoi ben intuire, è limitata da questo punto di vista eccoti però una soluzione: le simulazioni online.
Queste prove, a cui possono partecipare davvero tutti, sono pensate proprio per costruire una graduatoria fittizia entro la quale, partecipando, potrai verificare la tua posizione. È uno strumento di confronto importantissimo, sfruttalo ogni volta che ne hai la possibilità! Numerosissime simulazioni nazionali sono proposte ogni anno su svariati siti internet e puoi trovarle, in occasionali date, anche sulla nostra pagina web.
Anche se il giorno del test è lontano, non sottovalutare mai l’importanza di un allenamento costante e programmato. L’esercizio mentale è proprio come quello fisico: sviluppa le tue capacità quotidianamente, solo così potrai arrivare in forma alla prova di ammissione. Abbina lo studio all’esercizio e crea un programma intelligente ed efficace. C’è perfino chi ci pensa per te! Perché non fai un giro qui da noi?
Enrico Armiento