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È più difficile medicina o giurisprudenza?

È meglio medicina o giurisprudenza? Sono tantissimi i ragazzi e le ragazze che si pongono questa domanda nell’attesa di sostenere l’esame di maturità.

Continua a leggere se anche tu non sai in quale facoltà iscriverti dopo le scuole superiori e se ti stai chiedendo se sia più difficile giurisprudenza o medicina o quale sia la migliore.

Per aiutarti a decidere quale sarà il tuo futuro professionale, in questo articolo abbiamo fatto un confronto tra il corso di laurea in medicina e il corso di laurea in giurisprudenza sulla base degli aspetti che incidono di più sulla decisione finale: durata, tipo di studio necessario per superare gli esami, difficoltà del test d’ingresso, sbocchi lavorativi e stipendio.

Medicina o giurisprudenza

Innanzitutto, descriviamo in breve i corsi di laurea per chiarirne le caratteristiche e poterli confrontare più facilmente dopo. Per giurisprudenza abbiamo preso in considerazione sia il corso di laurea magistrale a ciclo unico che la laurea triennale:

  • laurea in medicina e chirurgia
  • laurea magistrale a ciclo unico in giurisprudenza
  • laurea triennale in scienze giuridiche

Corso di laurea in medicina e chirurgia

La laurea in medicina e chirurgia è un corso di laurea magistrale a ciclo unico. Il corso dura 6 anni e per conseguire la laurea bisogna acquisire 360 CFU, Crediti Formativi Universitari. A conclusione del ciclo di studi è prevista la discussione della tesi di laurea.

Il piano di studi si divide in un biennio teorico, un triennio più pratico e il 6° anno incentrato sul tirocinio. Durante il biennio gli studenti studiano le scienze di base, quali anatomia, chimica e biochimica, istologia, genetica ma anche biologia, fisica e inglese.

Invece, nel triennio le lezioni frontali vengono affiancate da attività formative professionalizzanti svolte presso strutture assistenziali universitarie e convenzionate. Studierai le discipline cliniche, della sanità pubblica, del lavoro, le specialità mediche e chirurgiche, più i fondamenti delle principali metodiche di laboratorio e di diagnostica per immagini.

Infine, il 6° anno è dedicato al tirocinio professionalizzante presso ospedali, policlinici, ambulatori e strutture sanitarie.

Dopo la laurea in medicina e chirurgia, in molto proseguono gli studi e si iscrivono a un corso di specializzazione, la cui durata va da 2 a 6 anni, in media 5.

L’accesso alla facoltà di medicina non è libero ma programmato a livello nazionale. Questo significa che ogni anno il Ministero stabilisce il numero massimo di studenti che possono iscriversi a medicina. La selezione avviene tramite il test di medicina e odontoiatria, un test di ingresso molto complicato che ogni anno registra la partecipazione di oltre 60 mila candidati per circa 14 mila posti.

Il test cambierà nel 2023 ma non è prevista l’abolizione del numero programmato. Pertanto, l’accesso al corso di laurea in medicina rimarrà sempre molto difficile.

Corso di laurea in giurisprudenza

Il corso di laurea magistrale in giurisprudenza, LMG/01, dura 5 anni. Per conseguire il titolo di dottore magistrale in giurisprudenza bisogna acquisire circa 360 CFU.

Tra le materie caratterizzanti incluse nel piano di studi di giurisprudenza ci sono: diritto amministrativo, diritto commerciale, diritto costituzionale, diritto del lavoro, diritto penale, diritto privato, diritto internazionale e diritto tributario. Inoltre, sono previste le materie di tipo processuale amministrativo, civile e penale. Infine, il piano di studi include insegnamenti che rientrano in ambito economico, storico, politico, filosofico e sociale.

A conclusione del percorso di studi, i dottori in giurisprudenza possono scegliere tra la Scuola di specializzazione per le professioni legali, a cui si accede tramite concorso e che ha durata biennale, la Scuola forense, la Scuola di notariato oppure fare un praticantato professionale.

Corso di laurea in scienze dei servizi giuridici

Il corso di laurea in scienze dei servizi giuridici è un corso di laurea triennale, quindi dura 3 anni. La sua sigla è L-14.

Il piano di studi si caratterizza per essere interdisciplinare. Durante i primi due anni riceverai una formazione di base che include materie di contenuto giuridico, economico, storico, filosofico, informatico, linguistico.

Invece, il terzo anno sarà più professionalizzante in base all’indirizzo scelto, attivo presso il tuo ateneo, ad esempio istituzionale, delle investigazioni e della sicurezza, consulente del lavoro, giurista del terzo settore, giurista d’impresa, assistente notarile. In più, potrebbe essere previsto uno stage presso istituzioni, organizzazioni pubblici o private come imprese, studi professionali, organizzazioni sindacali, etc.

A seguire, puoi scegliere se immetterti subito nel mondo del lavoro, seguire un master, un corso di formazione o proseguire gli studi per conseguire il titolo di dottore magistrale in giurisprudenza attraverso un corso magistrale biennale o un raccordo con la laurea quinquennale.

Meglio medicina o giurisprudenza

Se ti stai chiedendo se è meglio studiare medicina o giurisprudenza o quale sia più prestigiosa, ti sarà utile leggere il paragone che abbiamo fatto tra i due corsi di laurea. Più esattamente, abbiamo confrontato:

  • durata del corso di laurea
  • tipo di studio
  • test di ammissione
  • sbocchi lavorativi
  • stipendio

Durata del corso di laurea

Come anticipato sopra, la durata del corso di laurea in medicina è di 6 anni, a cui devi aggiungere gli anni del corso di specializzazione, da 2 a 6, la maggior parte dei quali prevede 5 anni. Quindi, in media il corso di studi per diventare medico dura 11 anni.

Invece, la durata del corso di laurea magistrale in giurisprudenza è di 5 anni. Tuttavia, data la mole di studio, è probabile aver bisogno di 1 o 2 anni in più per terminare gli studi. Non a caso, l’età media dei laureati in giurisprudenza è tra le più alte. Inoltre, a questi 5 anni devi aggiungere, a seconda dei casi, gli anni della Scuola di specializzazione, del praticantato, etc.

Infine, Scienze giuridiche è un corso di laurea triennale. Quindi, dopo i 3 anni potrai scegliere se cercare subito lavoro, seguire un corso di formazione, un master o iscriverti alla laurea magistrale della durata di 2 anni.

Tipo di studio richiesto

Entrambi i corsi di laurea richiedono uno studio mnemonico. Forse giurisprudenza ancora più che medicina, perché il corso di laurea in medicina e chirurgia prevede un triennio professionalizzante e a seguire il tirocinio.

Inoltre, una peculiarità di giurisprudenza è che spesso si perde tanto tempo a memorizzare articoli, leggi, sentenze destinati a cambiare e a essere sostituiti da nuovi testi. Pertanto, molti studenti di giurisprudenza hanno l’impressione di non imparare nulla di pratico e utile per il loro futuro professionale.

Test di ammissione

Innanzitutto, facciamo una premessa. L’accesso a medicina è possibile solo previo superamento del test di medicina e odontoiatria, in tutti gli atenei, e l’accesso è a numero programmato a livello nazionale.

Invece, l’accesso a giurisprudenza può essere:

  • libero
  • a numero chiuso con test di ingresso. Infatti, è libertà del singolo ateneo introdurre un numero chiuso, ma non programmato a livello nazionale;
  • tramite un test valutativo che non serve a selezionare ma solo a verificare il livello di preparazione dello studente.

In merito al test di medicina, per superarlo sono richieste competenze su un programma molto vasto che include logica, biologia, chimica, matematica e fisica. Dovrai rispondere a 60 quiz in 100 minuti.

Per giurisprudenza, molti atenei adottano il test TOLC-SU. Il TOLC-SU comprende 50 quiz divisi in 3 sezioni a cui rispondere in 100 minuti:

  • comprensione del testo e conoscenza della lingua italiana, 30 quiz in 60 minuti;
  • conoscenze e competenze acquisite negli studi, 10 quiz in 20 minuti;
  • ragionamento logico, 10 quiz in 20 minuti.

In più, sono previsti 30 quiz in inglese, per un totale di 115 minuti. Una precisazione: mentre per i primi 50 quiz viene assegnato 1 punto per ogni risposta esatta, 0 in caso di risposta non data e -0,25 punti per ogni errore, per i quesiti in inglese non è prevista alcuna penalizzazione per le risposte sbagliate.

In conclusione, la differenza tra il test di medicina e il test di giurisprudenza, quando previsto, non è tanto nella difficoltà dell’esame, infatti entrambi i test sono complicati, quanto nell’accesso programmato a livello nazionale, che rende veramente difficile l’iscrizione a medicina e richiede al candidato la massima preparazione possibile per superare la concorrenza.

Scopri di più su cos’è il test TOLC e come funziona.

Sbocchi professionali

È meglio fare l’avvocato o il medico? In base ai dati AlmaLaurea del 2018 la risposta sembra essere il medico.

Infatti, nel caso dei laureati magistrali biennali del 2013, a cinque anni dal titolo, il tasso di occupazione dei dottori in giurisprudenza è del 75,2% contro l’89,3% dei laureati in ambito medico. In sostanza, a 5 anni dalla laurea un laureato in giurisprudenza su 4 non lavora.

Per i laureati magistrali a ciclo unico, le percentuali sono il 76,7% contro il 92,4% del settore medico.

Per quanto riguarda gli sbocchi lavorativi, dopo la laurea in medicina potrai diventare un medico di medicina generale, del territorio, un medico specialista ambulatoriale o ospedaliero.

Leggi questo articolo per vedere l’elenco delle specializzazioni in medicina.

Gli sbocchi lavorativi per giurisprudenza sono svariati:

  • dopo la laurea puoi iscriverti a una scuola per le professioni legali, una scuola forense o notarile, fare il praticantato professionale obbligatorio per accedere agli esami di stato per esercitare la professione;
  • oppure puoi proseguire gli studi con un dottorato di ricerca non solo nell’ambito del diritto ma anche dell’economia (sempre dopo superamento di concorso pubblico), propedeutico per una carriera universitaria o di alto livello nel settore pubblico;

In sintesi, in base al percorso scelto e previo superamento di concorsi ed esami di stato, potrai diventare avvocato, notaio, magistrato, dirigente della pubblica amministrazione, giurista d’impresa.

Inoltre, la laurea in giurisprudenza è utile anche nel caso di carriere giornalistiche, nel settore bancario, del volontariato, del terzo settore e in enti internazionali.

Per quanto riguarda gli sbocchi lavorativi di scienze giuridiche, con la sola laurea triennale e a seconda dell’indirizzo di studi scelto, puoi diventare: consulente del lavoro e lavorare come libero professionista, nei CAF, nelle aziende; operatore giuridico d’impresa ossia sarai un consulente legale che si occupa di tradurre e valutare a livello giuridico la gestione dell’impresa all’interno di uffici legali, amministrativi, commerciali o come libero professionista; operatore giuridico delle amministrazioni pubbliche, dopo superamento di concorso.

Ma la laurea triennale in scienze giuridiche apre anche altri sbocchi a seconda del curriculum del corso di studio.

Stipendio

Quanto si guadagna con una laurea in giurisprudenza? A 5 anni dal conseguimento del titolo, sempre in base ai dati AlmaLaurea, i laureati magistrali biennali in ambito giuridico guadagnano 1.340 euro contro 1.503 euro dei laureati in ambito medico.

Per i laureati a ciclo unico la forbice si allarga: 2.007 euro in ambito medico contro 1.343 euro in quello giuridico.

Ovviamente bisogna fare delle precisazioni. Il reddito medio di un notaio è di circa 285 mila euro all’anno contro circa 66 mila euro di un medico. Invece, il reddito medio annuo di un avvocato scende a circa 53 mila euro. Quindi, alla domanda “guadagna di più un medico o un avvocato?” rispondiamo che, a eccezione degli avvocati ben avviati, guadagna di più un medico.

Pertanto, lo stipendio o più correttamente il reddito medio varia a seconda della carriera intrapresa dopo la laurea in giurisprudenza (Fonte PIM.IT).

Cosa scegliere tra medicina e giurisprudenza: consigli

Cosa scegliere tra giurisprudenza e medicina? La risposta è dipende. Infatti, la tua decisione cambierà a seconda di ciò a cui dai più importanza. Medicina e giurisprudenza sono entrambe lauree prestigiose. Tuttavia, se vuoi un reddito alto e sicuro è meglio fare il medico così come se preferisci un percorso di studi breve puoi optare per scienze giuridiche.

Detto ciò, se sei ancora indeciso, ti consigliamo di fare queste 2 cose:

  • chiediti cosa ti piacerebbe fare dopo la laurea. Sogni di curare le persone, ti affascina il mondo dei tribunali, degli studi legali, della magistratura oppure vuoi iniziare a lavorare il prima possibile facendo il consulente del lavoro?
  • analizza i piani di studio. Le materie di giurisprudenza e medicina sono completamente differenti. Il piano di studi di giurisprudenza è incentrato su diritto, economia, storia, scienze sociali. Il secondo su biologia, matematica, chimica, scienze. Già durante gli anni delle superiori avrai avuto modo di comprendere quali sono le materie per le quali sei più portato. Quindi, non ti sarà difficile capire se per te sia meglio legge o medicina.

Immagine nel testo di LEANDRO AGUILAR da Pixabay

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