Se devi studiare o ripassare le proprietà colligative per l’interrogazione o i test di medicina, veterinaria e professioni sanitarie, in questo articolo trovi la teoria che ti serve per capire questo argomento di chimica e rispondere correttamente ai quiz.
In più, guarda la videolezione sulle proprietà colligative con gli esercizi svolti dal nostro tutor di chimica.
Che cosa sono le proprietà colligative
Per capire cosa sono le proprietà colligative, bisogna rispondere alla domanda: da cosa dipendono le proprietà colligative nelle soluzioni?
Le proprietà colligative di una soluzione dipendono solo dal numero di particelle della soluzione, cioè dalla loro concentrazione effettiva. Non dipendono dalla natura fisica e chimica di queste stesse particelle distinte in molecole, ioni o aggregati.
Quante sono le proprietà colligative? Le proprietà colligative sono quattro.
Leggi anche: La solubilità: cos’è e da cosa dipende.
Quali sono le proprietà colligative
Le proprietà colligative sono:
- abbassamento della tensione di vapore
- abbassamento crioscopico
- innalzamento ebullioscopico
- pressione osmotica
Le prime tre proprietà colligative sono collegate fra loro. Infatti, data una soluzione con un soluto non volatile in acqua, la tensione di vapore si abbassa a causa del soluto e di conseguenza si verifica un abbassamento crioscopico e un innalzamento ebullioscopico. Quindi, la presenza di un soluto non volatile modifica le proprietà colligative della soluzione.
Abbassamento tensione di vapore
L’abbassamento della tensione di vapore è l’abbassamento della pressione di vapore di una soluzione rispetto a quella del solvente puro.
Quando si parla di abbassamento della tensione di vapore si fa riferimento alla Legge di Raoult. Cosa dice la legge di Raoult? La tensione di vapore di una soluzione ideale è uguale alla somma delle tensioni di vapore dei componenti della soluzione, moltiplicate per la relativa frazione molare in fase liquida. Ossia la tensione di vapore di una soluzione è direttamente proporzionale alla frazione molare del solvente.
Questo deriva dal fatto che le molecole del soluto si legano a quelle del solvente, che diminuiscono e passano allo stato di vapore con conseguente diminuzione della tensione di vapore.
Abbassamento crioscopico
L’abbassamento crioscopico è la diminuzione della temperatura di congelamento di una soluzione rispetto alla temperatura di congelamento del solvente puro.
Ossia, quando si verifica un abbassamento crioscopico, diminuisce il punto di solidificazione della soluzione.
Innalzamento ebullioscopico
L’innalzamento ebullioscopico è l’aumento della temperatura di ebollizione di una soluzione rispetto a quella del solvente puro.
Infatti, se a un solvente puro aggiungiamo un soluto non volatile, il punto di ebollizione della soluzione sale.
L’entità dell’innalzamento ebullioscopico e dell’abbassamento crioscopico sono direttamente proporzionali alla concentrazione molare del soluto.
Pressione osmotica
La pressione osmotica è la pressione idrostatica che, data una soluzione, impedisce al solvente puro di attraversare una membrana semipermeabile.
Infatti, immagina di separare con una membrana semipermeabile il solvente e la soluzione. Per membrana semipermeabile si intende quella che permette solo il passaggio del solvente verso la soluzione e non del soluto.
In laboratorio, è stato verificato che il solvente si muove verso la soluzione diluendola, fino a quando non viene raggiunto un nuovo equilibrio di concentrazione.
Questo fenomeno è chiamato osmosi. La pressione idrostatica che impedisce il passaggio di ulteriori molecole di solvente è detta pressione osmotica.
Van’t Hoff ha stabilito la pressione osmotica di soluzioni diluite di non elettroliti. Leggi anche: Il coefficiente di Van’t Hoff e le proprietà colligative.
Se invece preferisci studiare attraverso un video, guarda la nostra videolezione sulle proprietà colligative con gli esercizi svolti dal nostro tutor di chimica.
Video di Giuliana Cavallo, tutor WAU!
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