ultimo aggiornamento il 5 agosto
Test medicina annullato? Dopo la pubblicazione della tanto attesa sentenza del TAR sul TOLC-MED, il 2 agosto è arrivato anche il pronunciamento definitivo del Consiglio di Stato che ha riabilitato il test medicina 2023.
A seguire, una breve sintesi di quanto è accaduto al TOLC-MED e al TOLC-VET 2023.
Annullamento test medicina
Con la sentenza 863 del 17 gennaio 2024 Il TAR del Lazio, chiamato a pronunciarsi sulle migliaia di domande di ricorso al test di medicina, ha annullato i bandi TOLC Medicina e la graduatoria:
“annulla i bandi di concorso per l’accesso ai corsi di laurea a numero programmato della facoltà di Medicina e chirurgia e Odontoiatria e protesi dentaria per l’anno accademico 2023/2024 … e la graduatoria unica nazionale del concorso per l’ammissione al Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia e in Odontoiatria e Protesi Dentaria per l’anno accademico 2023/2024, pubblicata nell’area riservata del portale del CINECA il 5 settembre 2023”.
Quindi, il Tribunale ha accolto le tesi sull’illegittimità dell’equalizzatore perché presenta:
“elementi di alea che, da un lato, non sono giustificati da esigenze oggettive della selezione e, dall’altro, non consentono un ordinamento degli aspiranti sulla base della sola performance, essendo la relativa posizione influenzata, in maniera anche significativa e determinante l’accesso ai corsi di laurea, dall’attribuzione di un fattore di parametrazione del punteggio che limita, in modo per ciascuno diverso, il punteggio massimo raggiungibile e che mina, pertanto, la par condicio tra i candidati”.
Tuttavia, il TAR ha tutelato le posizioni di chi si è già immatricolato:
“Va del pari escluso che, in conseguenza dell’annullamento degli atti sopra indicati, possa disporsi la totale caducazione di tutti gli atti esecutivi e, in particolare, delle immatricolazioni avvenute o comunque in corso di perfezionamento”.
Mentre ha bloccato gli scorrimenti, ad eccezione di quelli in corso di perfezionamento:
“Non si potrà, pertanto, procedere a ulteriori scorrimenti della graduatoria, salvo quelli la cui finestra di perfezionamento risulti ancora aperta alla data di pubblicazione della presente sentenza”.
Il MUR ha poi precisato con un avviso che l’ultima finestra utile è quella del 17 gennaio, che sarà chiusa il 22 gennaio.
ultimo aggiornamento 26 giugno
Ma soprattutto, non ha concesso l’immatricolazione in sovrannumero:
“Va, in primo luogo, escluso che, quale conseguenza dell’annullamento, il ricorrente possa essere ammesso in soprannumero al corso di laurea presso l’Ateneo indicato come prima scelta o presso altre Università”.
E aggiunge che non è pensabile che gli atenei possano ammettere un numero doppio o superiore di studenti:
“Al riguardo occorre evidenziare che l’eventuale ripetizione della selezione verrebbe, in ragione dei tempi tecnici necessari alla relativa organizzazione, peraltro previa adozione delle misure necessarie a superare le rilevate criticità del sistema Tolc-Med, sostanzialmente a sovrapporsi alle prove destinate alla formazione del contingente nel nuovo anno accademico. Sennonché, non è ipotizzabile, per ragioni consustanziali allo stesso sistema del numero programmato, che le Università possano accogliere, in concomitanza con l’inizio del nuovo anno accademico, un contingente doppio o comunque superiore a quello confacente, nell’ambito di una programmazione ragionata del fabbisogno, alla capacità ricettiva degli Atenei”.
La sentenza è stata anche commentata dal CISIA in un comunicato stampa.
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Colpo di scena: la pronuncia del Consiglio di Stato
Il 10 aprile, il Consiglio di Stato con un’ordinanza cautelare ha accolto le precisazioni del CISIA e ha riconosciuto come valido l’equalizzatore. Di conseguenza, le graduatorie TOLC-MED e TOLC-VET sono state riaperte.
Inoltre, questa decisione ha ridato validità alla posizione degli ex quartini. Infatti, il Ministero, con successivi provvedimenti, ha riservato loro dei posti e ha aperto una graduatoria riservata.
Infine, il 2 agosto è arrivata la decisione definitiva del Consiglio di Stato. La sentenza 6928-2024 ha respinto l’appello presentato da oltre 400 studenti e ha “riabilitato” sia l’equalizzatore che il numero chiuso in quanto non lesivo del diritto allo studio ma funzionale a garantire un’adeguata formazione professionale là dove le strutture universitarie non siano in grado di accogliere un numero indiscriminato di iscritti.
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