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Come aiutare un bambino discalculico: consigli per docenti e genitori

Se sei genitore o insegnante di un bambino discalculico, saprai quanto può essere frustrante per lui studiare la matematica e i numeri in generale.

Ecco perché è molto importante che tu conosca le strategie compensative e di supporto più efficaci per aiutare un bambino discalculico in matematica e stimolarlo a mantenere alta la motivazione nello studio.

Discalculia e difficoltà in matematica

Cos’è la discalculia? Secondo la definizione della British Dyslexia Association:

la discalculia è una difficoltà specifica e persistente nella comprensione dei numeri che può portare a diverse difficoltà con la matematica.

I bambini, ma anche gli adulti discalculici, hanno difficoltà nel calcolo a mente, il loro concetto di numero è statico e basato sull’unità, in quanto la loro intuizione numerica risulta limitata.

La discalculia può influire negativamente sulle emozioni degli alunni, che arrivano a evitare di studiare la matematica. In questo modo scatenano un circolo vizioso perché dedicandole meno tempo rallentano ulteriormente il processo di apprendimento matematico.

Ecco perché gli adulti di riferimento devono conoscere le metodologie utili ad aiutare i bambini discalculici nella matematica e a supportarli nelle difficoltà oggettive e psicologiche causate dalla discalculia.

I più frequenti sintomi della discalculia o difficoltà di apprendimento matematico sono:

  • dimenticanza delle procedure matematiche specialmente quando diventano più complesse, l’addizione è spesso l’operazione preferita, le altre operazioni sono di solito eseguite male o persino evitate;
  • non svolgimento di compiti percepiti come difficili a cui potrebbero rispondere in modo sbagliato;
  • assenza di strategie alternative per compensare la mancanza di memoria, se non contare;
  • difficoltà a ricordare i concetti base della matematica, nonostante il tanto studio;
  • difficoltà a capire i numeri negativi e la funzione dello zero;
  • mancanza di sicurezza sulle risposte ottenute;
  • scarso senso del numero e della stima;
  • difficoltà mentali in aritmetica;
  • lentezza nell’eseguire i calcoli;
  • ansia in matematica.

Soltanto uno specialista può fare una diagnosi di discalculia. Una volta accertato questo Disturbo Specifico dell’Apprendimento, DSA, i genitori e i docenti del bambino si dovrebbero informare sulle implicazioni e sulle buone pratiche.

Ecco quali sono le strategie più diffuse ed efficaci per aiutare un bambino discalculico a scuola e a casa.

Come aiutare un bambino discalculico: consigli per docenti

La didattica per la discalculia deve tenere conto delle necessità dei bambini. Infatti, non è facile coinvolgerli nelle attività in classe e motivarli a imparare. ecco perché sempre più docenti si chiedono come insegnare matematica ai discalculici.

Prima di tutto, l’insegnante deve creare un ambiente accogliente, dove le differenze tra i bambini siano accettate e comprese. Per quanto riguarda la pratica della didattica per la discalculia, ci sono alcune strategie che possono rivelarsi estremamente utili.

Quando si insegnano nuovi concetti durante la lezione, suggeriamo di:

  • usare oggetti come monete, blocchi e puzzle, per rendere le operazioni meno astratte;
  • utilizzare frasi che attirino l’attenzione, come fare esempi di vita reale;
  • ripassare quanto già appreso, prima di passare a un nuovo argomento;
  • incoraggiare il bambino discalculico a risolvere i problemi ad alta voce;
  • proporre di scrivere tabelle o disegni per risolvere i problemi;
  • usare organizzatori grafici per memorizzare le informazioni;
  • limitare i carichi di memoria e procedere gradualmente;
  • fornire al bambino una lista di formule matematiche;
  • utilizzare un linguaggio semplice.

Invece, quando si danno istruzioni e compiti, consigliamo di:

  • lasciare che il bambino usi la calcolatrice, quando non si sta valutando la capacità di calcolo;
  • usare un foglio di carta per coprire la parte del foglio sulla quale non si sta lavorando;
  • evidenziare o cerchiare le parole chiave e i numeri negli esercizi da risolvere;
  • fornire tabelle di fatti matematici o tabelle di moltiplicazione;
  • dare istruzioni passo dopo passo e farle ripetere al bambino;
  • dare meno esercizi, piuttosto che tempo extra nei test;
  • usare aiuti visivi per risolvere i problemi;
  • suddividere i fogli di lavoro in sezioni.

Come insegnare le tabelline ad un bambino discalculico? Ci sono vari modi: esercizi per la discalculia per le elementari; soluzioni tecnologiche, come app che usano la gamification utili per i bambini con DSA; libri, puzzle e giochi efficace per aiutare a ricordare le tabelline e le operazioni matematiche, come le divisioni, di solito le più difficili.

Altri esempi di esercizi che potrebbero aiutare i bambini discalculici nella scuola elementare sono le carte, il bambino dovrà trovare le coppie di numeri che sommate formano 10, oppure un dettato dove scrivere solo i numeri che non contengono lo 0.

Come aiutare un bambino discalculico: consigli per genitori

Cosa si può fare in famiglia per aiutare il bambino discalculico? L’aiuto compiti a casa è fondamentale nell’apprendimento per i DSA. Il genitore o l’adulto di riferimento deve avere le competenze sufficienti per essere in grado di supportare il bambino discalculico.

Ecco come aiutare un bambino discalculico a casa:

  • usare strumenti compensativi come il computer, la calcolatrice o i programmi sul web;
  • sfruttare oggetti e giochi per allenare il conteggio a mente e scritto;
  • stimolare la curiosità del bambino con esempi di vita reale;
  • celebrare i successi del bambino per migliorarne l’autostima;
  • usare canzoni in rima e filastrocche per le tabelline;

Anche a casa bisogna creare un ambiente accogliente e privo d’ansia. Per questo è importante che i genitori sappiano cos’è la discalculia, informandosi presso le associazioni che si occupano di disturbi di apprendimento e collaborando con gli insegnanti.

Infatti, le strategie di supporto sono utili a limitare gli effetti di questo disturbo dell’apprendimento se applicate tempestivamente. Inoltre, la collaborazione tra scuola e famiglia è indispensabile per creare l’ambiente giusto.

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Immagine in evidenza di Annie Spratt su Unsplash

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