Camice bianco, stetoscopio in bella vista, penna nel taschino e un armadietto pieno di medicinali, eccolo il medico, mentre si aggira tra i corridoi. Ma di un ospedale o di un set cinematografico?
Nel 1994 a Oslo veniva rubato il dipinto L’urlo di Edvard Munch, il leader dei Nirvana, Kurt Cobaine, veniva trovato morto nella sua casa, il Tunnel della Manica veniva inaugurato e un giovane George Clooney esordiva nel telefilm ER – Medici in prima linea.
Che medico saresti dentro lo schermo
George aveva trentatré anni e una schiera di donne al suo seguito pronte a sbavare per lui: non si faceva ancora rubare un espresso negli spot pubblicitari, ma teneva incollate alla tv le nostre mamme che invece il caffè se lo dimenticavano sul fuoco. Lui era un medico bello, nostro papà un uomo che beveva caffè bruciati.
Interpretava l’affascinante pediatra Doug Ros in quella che è stata una delle più fortunate serie tv a portare sul piccolo schermo una equipe di medici impegnati nel duro compito del pronto soccorso. ER è, infatti, l’acronimo di Emercency Room: si trattava del pronto soccorso del policlinico universitario di Chicago, il County General Hospital.
E, parliamoci chiaro, la bellezza è servita a George quanto a quasi tutti gli attori (e le attrici) del più recente telefilm Grey’s Anatomy. La bellezza buca lo schermo, ma non so se faccia parte delle armi per superare il test di ammissione, che invece serviranno a te.
Sì, perché i medici di Grey’s Anatomy sono tutti bellissimi, uomini e donne che siano, sembra che non si siano preparati per entrare a medicina con il test di ammissione ma con un centro di bellezza!
Per diventare medico, a te non serviranno maschere facciali, manicure, trucco e parrucco, ma ti sarà utile apprendere i benefici delle simulazioni, imparare a
gestire il tempo e soprattutto sapere come si svolgerà il test. Perché bello sì, ma impreparato no.
La vita del medico non prevede un copione, ma preparazione, professionalità, amore per il proprio lavoro, dedizione verso il paziente. Per te nulla sarà falso, il tuo set sarà quello dell’ospedale, la fatica per un intervento sarà reale, come il sudore, il sangue, la tensione. La tua soddisfazione sarà ben maggiore rispetto a quella di un attore che recita. Tu sarai il regista della tua vita. E CIAAAK, SI GIRA!
Il medico buca il grande schermo
Potrei dire che quello del medico è un topos non solo letterario, ma anche cinematografico, perché prima delle serie tv troviamo un cinema che pullula di grandi attori che hanno interpretato incredibili medici.
Primo tra tutti? Robin Williams che ha interpretato un medico davvero esistito: Patch Adams. Ha commosso il mondo la storia di Patch Adams, che trasformò casa sua in una clinica aperta a chiunque soffrisse, prestando cure gratuite a circa 15000 malati senza chiedere mai compensi in denaro. Per lui la guarigione doveva essere un’interscambio umano e amorevole, non una transizione di denaro. La sua era la cura del sorriso.
“La vita è un tale miracolo ed è così bello essere vivi che mi chiedo perché qualcuno possa sprecare un solo minuto! Il riso è la medicina migliore.”
Un sorriso davvero bello aveva Willy Wonka, paladino del cioccolato, ma figlio di un severissimo medico che, indovinate, era un dentista. Vietava al figlio ogni tipo di dolciumi, lo portò ad odiare Halloween, ma soprattutto gli montò un apparecchio odontoiatrico che stava a metà tra un’invenzione di Michelangelo e una trappola per topi. Magari il padre di Willy Wonka non ha seguito le nostre dieci regole d’oro per il test d’ingresso a odontoiatria, ma tu fallo e magnatelo un dolcetto na volta tanto!
Se tu mi dicessi che riesci a parlare con gli animali potrei prenderti per San Francesco o semplicemente per un tipo un po’ fuori di testa, fuori di testa come lo era il Dottor Dolittle, interpretato da Eddie Murphie. Un simpatico medico che riesce a comprendere la lingua degli animali, li cura e li aiuta. Se tu invece non riesci a comprendere i versi del tuo pappagallino, ti suggerisco di capire quali sono davvero le competenze di un medico veterinario. [link su articolo veterinaria]
Il cinema ha portato sullo schermo non solo storie di finzione e fantasia, ma anche pezzi di storia della medicina. Ambientato tra Vienna e Zurigo nel periodo della seconda guerra mondiale, A Dengerous Method indaga nella psiche e nei meandri della mente, raccontando la storia del Dottor Freud, interpretato da Viggo Mortensen. Anche se Keira Knightley non sarà mai tua paziente ti sarà concesso fantasticare in modo peccaminoso su di lei, ma se tu volessi addentrarti nello studio della psiche non basterà questo film. Quanto conosci la mente umana? Vorresti essere uno psichiatra o uno psicologo? Pensa a questo e non alle gambe di Keira!
Di quanta ironia ha bisogno il medico
EHI! Ma non pensare che tutti i telefilm sui medici siano struggenti, pieni di primari strafigoni, dottoresse mozza fiato e storie d’amore. Non sono tutti così smielati, qualcuno è anche divertente e ironico. Se E.R. ci ha mostrato il lato umanamente drammatico dei medici, Grey’s Anatomy quello romantico e passionale, Scrubs ci mostra il carattere umoristico e paradossale del giovane specializzando John Dorian e dei suoi amici. Caratteristica della seria è l’alternarsi di scene reali a digressioni mentali (totalmente folli) del protagonista. Alla serietà delle visite mediche si mescolano balletti esilaranti, spogliarelli, buffe parodie.
Che tu in futuro diventi un chirurgo, un pediatra, un folle veterinario, una matricola in cerca coinquilini con cui dividere casa, beh, questo non posso di certo saperlo, ma cerca di non improvvisare show surreali nella tua mente mentre sei in sala operatoria! Per il resto ti concedo qualche balletto buffo davanti ai piccoli ricoverati nel reparto di pediatria o un bel naso rosso per far sorridere i bambini.
Potrai essere un bellissimo dottor Derek o una dolcissima dottoressa Meredith, un primario o un tirocinante, ma ricorda che non dovrai superare un provino per diventare medico, ma un test di ammissione al quale dovrai prepararti, sai come fare?
Alessia Tripodo
Sole, tanto mare, buon cibo ed eccomi. Alessia, siciliana doc, 21 anni, studentessa di lettere moderne con un sogno nel cassetto: scrivere.
Wau ha sbirciato nei miei cassetti ed il mio sogno ha iniziato a prendere forma.