Ti piacciono gli animali, vorresti curarli e migliorare la qualità della loro vita? Allora, la facoltà di Medicina Veterinaria potrebbe essere quella giusta per te.
Leggi come diventare veterinario, quanti anni dura Veterinaria e quali sono gli esami, quali sono le università con Veterinaria, cosa fa questo professionista, quali sono gli sbocchi lavorativi e a quanto ammonta il suo stipendio medio.
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Come diventare veterinario
Che scuola superiore si deve fare per diventare veterinario o veterinaria? Se frequenti il liceo scientifico, avrai più materie affini a quelle del corso di laurea in Veterinaria. Tuttavia, il tipo di diploma conseguito non è vincolante e puoi immatricolarti in Veterinaria anche se hai frequentato un’altra scuola superiore.
Quindi, se ti stai chiedendo “Come iscriversi a Veterinaria?”, devi sapere che per poterti iscrivere devi prima superare la selezione per l’accesso a Veterinaria in italiano, che dal 2025 non consiste più in un solo test d’ammissione. Leggi l’approfondimento sulla riforma di Medicina, Odontoiatria e Veterinaria.
Tuttavia, dal 2025 è attivo anche il corso di laurea in Veterinaria in inglese, a cui si accede attraverso l’IMAT.
Quanto dura Veterinaria? Il corso di laurea magistrale a ciclo unico in Medicina Veterinaria dura 5 anni.
A conclusione della laurea in Veterinaria, a partire dall’a.a. 2023/24, per esercitare non dovrai più superare l’Esame di Stato. Infatti, l’Esame di Stato è stato abolito con decreto interministeriale 652/2022. L’esame finale del corso di laurea è diventato abilitante. L’esame, prima della discussione della tesi, prevede una prova pratica valutativa delle competenze professionali acquisite durante il tirocinio professionalizzante di 30 CFU.
A seguire, per esercitare la professione è obbligatoria l’iscrizione all’Ordine Veterinario della Fnovi, Federazione Nazionale Ordine Veterinari Italiani.
Infine, il laureato in Veterinaria può iscriversi a una scuola di specializzazione per approfondire le proprie competenze in un ramo specifico, dalla clinica e miglioramento genetico all’igiene alimentare degli animali.
Scopri tutte le specializzazioni di Veterinaria.
La domanda che di solito si pongono gli studenti interessati a questo corso di laurea è se il veterinario sia un medico.
La risposta è sì, il veterinario è un medico in quanto è laureato in Medicina Veterinaria ed è quindi abilitato all’esercizio della professione.
Il veterinario ricopre un ruolo essenziale per quanto riguarda la salute degli animali e la prevenzione delle malattie trasmesse all’uomo dagli animali. Tuttavia, il veterinario può lavorare in ambiti differenti e, quindi, le sue mansioni saranno diverse a seconda dell’ambito lavorativo.
È comunque possibile fare un elenco delle principali mansioni del veterinario:
● eseguire controlli igienico-sanitari nella produzione di alimenti di origine animale;
● prescrivere esami, terapie farmacologiche e analisi veterinarie;
● offrire consulenza di prevenzione, benessere e nutrizione;
● fare prelievi, vaccinazioni, sterilizzazioni;
● effettuare interventi chirurgici veterinari;
● svolgere ispezioni negli allevamenti;
● effettuare visite veterinarie;
● diagnosticare patologie;
● rilasciare certificati.
È importante conoscere la differenza tra assistente veterinario e veterinario. L’assistente veterinario non è un medico e non deve essere laureato.
Per diventare assistente veterinario esistono diversi corsi, a cui si accede dopo il conseguimento del diploma.
Questo operatore si occupa di assistere l’animale e supportare il lavoro del veterinario, sia in studio che a domicilio.
Tecnico veterinario e infermiere veterinario sono sostanzialmente sinonimi. Si tratta di una figura professionale riconosciuta dai Contratti Collettivi Nazionali del Lavoro.
Le mansioni del tecnico veterinario o infermiere veterinario sono: assistere i veterinari durante esami, interventi chirurgici e trattamenti medici, somministrare farmaci e monitorare l’animale. Inoltre, l’infermiere veterinario raccoglie i campioni per le analisi di laboratorio ed esegue alcune procedure diagnostiche. Infine, è impegnato anche nell’educazione dei proprietari e nella gestione delle pratiche dell’animale, come le vaccinazioni.
Invece, le principali mansioni dell’assistente veterinario riguardano l’assistenza all’animale (pulizia, somministrazione di cibo e acqua, uscite) e l’igienizzazione dell’ambiente. Inoltre, l’assistente svolge mansioni amministrative e di accoglienza del pubblico.
I fattori chiave che influenzano lo stipendio di un veterinario/veterinaria in Italia sono molteplici e interconnessi: il livello di esperienza è cruciale; il settore di impiego (pubblico, privato dipendente, libera professione, industria) determina differenti strutture e potenzialità di guadagno; la tipologia contrattuale (lavoro dipendente vs. Partita IVA) comporta diverse implicazioni fiscali, contributive e di stabilità del reddito; la specializzazione in aree di particolare richiesta può aprire a opportunità economiche superiori.
Per quanto lo scenario sia complesso e non siano disponibili dati ben strutturati, possiamo provare a tracciare un quadro generale.
Lo stipendio medio annuo lordo di un veterinario si colloca in una fascia compresa tra i 35.000 euro e i 40.000 euro. Tuttavia, esiste una notevole variabilità: i dati basati sulle dichiarazioni fiscali alla cassa di previdenza (Censis) indicano medie significativamente più basse, circa 17.554 lordi annui, un valore che probabilmente riflette l’inclusione di professionisti con attività part-time, redditi marginali o carriere appena avviate.
Quanto guadagna un veterinario al mese? Lo stipendio medio mensile lordo può variare da circa 2.000 euro per le posizioni entry-level a 3.000-3.500 euro per professionisti con esperienza, con possibilità di raggiungere cifre superiori.
In termini di stipendio netto, un neolaureato in Veterinaria può aspettarsi cifre intorno agli 800-900 euro, che possono salire a circa 1.200-1.300 euro dopo circa cinque anni di esperienza.
Quanto guadagna un veterinario privato al mese? Le differenze tra settore pubblico e privato sono marcate. Il settore pubblico offre una media di circa 45.000 euro lordi annui, con stipendi definiti da. CCNL. Il settore privato presenta un range più ampio: i veterinari dipendenti di cliniche percepiscono stipendi variabili in base a esperienza e struttura; i liberi professionisti con Partita IVA hanno redditi strettamente legati al volume d’affari, alla gestione dei costi e al regime fiscale, con un potenziale per guadagni elevati ma anche con oneri e rischi imprenditoriali significativi. Il settore industriale, infine, sembra offrire potenziale per alte retribuzioni.
Gli sbocchi professionali per i veterinari sono molteplici, sia a livello nazionale che internazionale.
Un veterinario può lavorare come libero professionista o come dipendente, all’interno del SSN o nelle strutture private che si occupano di zootecnica, farmaceutica, mangimistica, controllo della produzione e distribuzione degli alimenti di origine animale o tutela di animali selvatici.
Inoltre, può essere impiegato negli enti locali, nelle organizzazioni di ricerca, presso parchi naturali, aziende agricole, farmaceutiche, ecc.
Per studiare Veterinaria, le università di Veterinaria e i posti sono indicati nel bando pubblicato ogni anno dal MUR.
Per l’anno accademico 2024/2025 i posti di Veterinaria in Italia sono stati 1.209 per UE e non-UE equiparati, più 63 per non-UE residenti all’estero.
Le facoltà di Veterinaria in Italia sono le seguenti, a cui aggiungere Palermo e Tor Vergata, ordinate secondo il punteggio assegnato dalla Classifica Censis delle Università Italiane 2024:
● Padova – 96
● Sassari – 95,5
● Milano – 94,5
● Bologna – 90,5
● Parma – 88
● Torino – 85,5
● Pisa – 83,5
● Teramo – 83,5
● Perugia – 83
● Messina – 78
● Camerino – 74,5
● Napoli Federico II – 73
● Bari – 66
Inoltre, dal 2025, presso l’Università di Bologna è disponibile il corso di laurea in Veterinaria in inglese, Veterinary medicine.
Infine, al momento, non esistono università private con Veterinaria.
Il corso di laurea in Medicina Veterinaria è un corso di laurea magistrale a ciclo unico, della durata di 5 anni.
L’obiettivo è quello di fornire agli studenti le competenze teorico-pratiche per essere operativi subito dopo la laurea. Il neolaureato in Veterinaria deve curare gli animali e prevenire le loro malattie, può svolgere attività di consulenza, affrontare protocolli terapeutici e interventi chirurgici sugli animali, effettuare controlli sul territorio e negli stabilimenti dove si lavorano alimenti di origine animale.
In più, deve saper consigliare e commercializzare farmaci veterinari.
Le materie della facoltà di Medicina Veterinaria sono prevalentemente legate alla medicina del mondo animale, ma per una sua competenza più ampia, il veterinario è tenuto a conoscere anche le basi della medicina umana.
I piani di studio sono simili ma non uguali. Gli esami possono essere oltre 30. Ad esempio, il piano di studi di Veterinaria dell’Università di Sassari prevede i seguenti insegnamenti:
Primo anno
● Anatomia A
● Anatomia B
● Anatomia topografica e Zoologia
● Fisica, Statistica e Informatica
● Inglese
● Propedeutica alla Biochimica e Biochimica
● Zootecnica e miglioramento genetico
● Anatomia dei pesci, rettili e cetacei – opzionale
● Benessere animale – opzionale
● Cardiologia degli animali da affezione – opzionale
● Ecografia addominale del cane e del gatto – opzionale
● Utilizzo di nuove tecnologie nella chirurgia dei tessuti molli – opzionale
● Micologia veterinaria – 1 crediti – a scelta dello studente – opzionale
● Radiologia diagnostica per immagini del cavallo sportivo – opzionale
Secondo anno
● Fisiologia 1
● Fisiologia 2
● Microbiologia e Immunologia
● Nutrizione e Alimentazione
● Patologia generale
● Zootecnica speciale
Terzo anno
● Anatomia patologica 1
● Anatomia patologica 2
● Economia agraria e Organizzazione aziendale
● Farmacologia e Tossicologia
● Malattie infettive 1
● Malattie infettive 2
● Parassitologia e Malattie parassitarie
● Patologia aviare
Quarto anno
● Clinica ostetrica 1
● Clinica ostetrica 2
● Industrie e Controllo qualità degli alimenti
● Ispezione, Controllo e Certificazione degli alimenti
● Patologia e Semeiotica chirurgica
● Patologia e Semeiotica medica
Quinto anno
● Attività a scelta dello studente
● Clinica chirurgica
● Clinica medica
● Legislazione e Tecniche delle autopsie
● Prova finale
● Tirocinio
In Italia non è possibile diventare veterinario senza laurea né sono attivi corsi di laurea in Veterinaria online.
La facoltà di Veterinaria è ad accesso programmato nazionale.
Non esistono nemmeno la laurea breve in Veterinaria e la laurea triennale in Veterinaria. Tuttavia, nell’ambito delle scienze veterinarie, sono disponibili dei corsi di laurea triennali che però non consentono il conseguimento del titolo di Medico Veterinario.
Dal 2025 il test nazionale unico a crocette verrà sostituito dal semestre libero con selezione a dicembre.
In base alle informazioni disponibili al momento:
● il semestre-filtro è aperto a tutti gli studenti, con lezioni online o in presenza a seconda delle necessità organizzative degli atenei;
● gli esami sono comuni tra le università, per non meno di 18 CFU totali. Le materie rientrano nell’ambito delle scienze chimiche e biochimiche, biologiche e fisiche;
● la selezione finale, per determinare chi potrà immatricolarsi a Veterinaria, avviene sulla base di una graduatoria nazionale;
● gli esami di profitto, con syllabus nazionali, sono da svolgersi nel proprio ateneo;
● chi non accede a Veterinaria può iscriversi, anche in sovrannumero, in altre lauree e in sedi diverse, conservando i CFU conseguiti. Tra i corsi dovrebbero esserci Biologia, Biotecnologie, Farmacia e Tecnologie delle produzioni animali.
Se non riesci a superare la selezione per Veterinaria, ci sono alcune facoltà alternative a Veterinaria con materie affini alle quali ci si può iscrivere. Eccone alcune:
● Scienze e tecnologie delle produzioni animali, un corso di laurea triennale del Dipartimento di Scienze Veterinarie che forma gli studenti a risolvere problematiche tecniche e gestionali relative agli animali d’allevamento;
● Tecniche di allevamento animale ed educazione cinofila, questo corso di laurea fornisce una formazione estensiva nel campo dell’allevamento degli animali domestici e dell’educazione cinofila;
● Scienze biologiche, ha parecchie materie in comune con Veterinaria.
Leggi anche: È più difficile Medicina o Veterinaria?
Immagine in evidenza di Chevon Rossouw: https://www.pexels.com/photo/photo-of-grey-tabby-kitten-lying-down-2558605/