ultimo aggiornamento 28 luglio 2022
Ti piacciono gli animali, vorresti curarli e migliorare la qualità della loro vita? Allora, forse la facoltà di medicina veterinaria è quella giusta per te.
Leggi come diventare veterinario, cosa fa questo professionista, quali sono gli sbocchi lavorativi e a quanto ammonta il suo stipendio medio.
Come diventare veterinario
Che liceo si deve fare per fare la veterinaria o il veterinario? Se frequenti il liceo scientifico, avrai più materie affini a quelle del corso di laurea in veterinaria. Tuttavia, il tipo di diploma non è vincolante e puoi tentare il test di medicina per iscriverti a veterinaria anche se hai frequentato un’altra scuola superiore.
Quindi, se ti stai chiedendo “Come iscriversi a veterinaria?”, devi sapere che per poterti iscrivere alla laurea magistrale a ciclo unico in medicina veterinaria che dura 5 anni, devi prima superare il test di ammissione.
A conclusione della laurea in veterinaria, per esercitare non dovrai più superare l’esame di Stato, a partire dall’a.a. 2023/24. Infatti, l’esame di Stato è stato abolito con decreto interministeriale 652/2022. L’esame finale del corso di laurea è diventato abilitante. L’esame, prima della discussione della tesi, prevede una prova pratica valutativa delle competenze professionali acquisite durante il tirocinio professionalizzante di 30 CFU.
A seguire, il laureato in veterinaria si può iscrivere all’Ordine Veterinario della Fnovi, Federazione Nazionale Ordine Veterinari Italiani.
E se un neolaureato in veterinaria volesse migliorare le proprie conoscenze? Esistono molte scuole di specializzazione che permettono al medico veterinario di approfondire le competenze in un ramo specifico, dalla clinica e miglioramento genetico all’igiene alimentare degli animali.
Scopri tutte le specializzazioni di veterinaria.
La prima domanda che di solito si pongono gli studenti interessati a questo corso di laurea è se il veterinario è un medico.
La risposta è sì, il veterinario è un medico in quanto è laureato in medicina veterinaria ed è quindi abilitato all’esercizio della professione, come abbiamo detto sopra.
Il veterinario può ricoprire incarichi differenti. Quindi, le sue mansioni saranno diverse a seconda dell’ambito lavorativo. Tuttavia, è possibile fare un elenco delle principali mansioni del veterinario.
Un veterinario sarà tenuto soprattutto a:
● eseguire controlli igienico-sanitari nella produzione di alimenti di origine animale
● prescrivere esami, terapie farmacologiche e analisi veterinarie
● offrire consulenza di prevenzione, benessere e nutrizione
● fare prelievi, vaccinazioni, sterilizzazioni
● effettuare interventi chirurgici veterinari
● svolgere ispezioni negli allevamenti
● effettuare visite veterinarie
● diagnosticare patologie
● rilasciare certificati
Il veterinario ricopre un ruolo essenziale per quanto riguarda la salute degli animali e la prevenzione delle malattie trasmesse all’uomo dagli animali.
Secondo un’indagine della Fnovi, lo stipendio medio di un veterinario in Italia è pari a 38.500 euro all’anno, cifra che cresce all’aumentare dell’età. Il medico veterinario raggiunge l’apice della sua carriera nella fascia 60-64 anni. Mentre, lo stipendio medio per i veterinari sotto i 30 anni è di 21.300 euro all’anno.
Il reddito medio dei veterinari che si occupano di animali da compagnia è inferiore rispetto a quello di chi sceglie di occuparsi di animali destinati alla produzione alimentare, 32 mila euro contro 44 mila euro annui.
Al di fuori del settore privato, i salari più alti sono nell’ambito dell’industria e della ricerca, fino a 55 mila euro annui. I veterinari del settore pubblico guadagnano in media circa 44 mila euro all’anno.
Gli sbocchi professionali per i veterinari sono molteplici, sia a livello nazionale che internazionale.
Un veterinario può lavorare come libero professionista o come dipendente, all’interno del SSN o nelle strutture private che si occupano di zootecnica, farmaceutica, mangimistica, controllo della produzione e distribuzione degli alimenti di origine animale o tutela di animali selvatici.
Inoltre, può essere impiegato negli enti locali, nelle organizzazioni di ricerca, presso parchi naturali, aziende agricole, farmaceutiche, ecc.
Per studiare veterinaria, le università di veterinaria e i posti sono indicati nel bando che viene pubblicato ogni anno dal MUR.
Per l’anno accademico 2021/2022 i posti di veterinaria in Italia sono stati 884, così ripartiti tra le università:
● Bari – 50 posti
● Bologna – 90
● Camerino – 50
● Messina – 55
● Milano – 83
● Napoli Federico II – 63
● Padova – 80
● Parma – 62
● Perugia – 77
● Pisa – 60
● Sassari – 40
● Teramo – 62
● Torino – 112
Il corso di laurea in medicina veterinaria è un corso di laurea a ciclo unico, della durata di 5 anni.
L’obiettivo del corso è quello di fornire agli studenti le competenze teorico-pratiche per essere operativi subito dopo la laurea. Il neolaureato in veterinaria deve curare gli animali e prevenire le loro malattie, può svolgere attività di consulenza, affrontare protocolli terapeutici e interventi chirurgici sugli animali, effettuare controlli sul territorio e negli stabilimenti dove si lavorano alimenti di origine animale.
In più, deve saper consigliare e commercializzare farmaci veterinari.
Le materie della facoltà di medicina veterinaria sono prevalentemente legate alla medicina del mondo animale, ma per una sua competenza più ampia, il veterinario è tenuto a conoscere anche le basi della medicina umana.
Il test di veterinaria, che si svolge di solito a settembre, non è semplice. L’esame dura 100 minuti e prevede 60 quiz a scelta multipla. Ogni risposta corretta vale 1,5 punti, ogni risposta non data 0 punti, ogni risposta sbagliata -0,4 punti.
Il test di veterinaria 2022 si svolgerà l’8 settembre e, come negli anni precedenti, sarà composto da 60 domande così suddivise:
● 4 quesiti di competenze di lettura e conoscenze acquisite negli studi
● 5 quesiti di ragionamento logico e problemi
● 13 quesiti di fisica e matematica
● 19 quesiti di biologia
● 19 quesiti di chimica
Per l’iscrizione al test di veterinaria è necessario registrarsi sul portale Universitaly, di solito nel mese di luglio.
Se non riesci a superare il test di ammissione a veterinaria, ci sono tante facoltà alternative a veterinaria con materie affini alle quali ci si può iscrivere. Eccone alcune :
● medicina e odontoiatria, se riesci ad entrare, il primo anno avrai diverse materie in comune con veterinaria come fisica, anatomia, chimica o biochimica;
● scienze e tecnologie delle produzioni animali, un corso di laurea triennale del Dipartimento di Scienze Veterinarie che forma gli studenti a risolvere problematiche tecniche e gestionali per quanto riguarda gli animali d’allevamento;
● tecniche di allevamento animale ed educazione cinofila, questo corso di laurea da una formazione estensiva nel campo dell’allevamento degli animali domestici e dell’educazione cinofila;
● scienze biologiche, di solito ad accesso libero e con parecchie materie in comune con veterinaria.
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Immagine in evidenza di Marina Hanna su Unsplash