Il modo di fare didattica sta cambiando sempre di più, anche per i docenti delle scuole medie e superiori.
Infatti, secondo gli ultimi decreti ministeriali e legislativi su queste materie, come il D. Lgs. 61/2017, la programmazione didattica si deve basare su assi culturali, ossia aggregazioni di insegnamenti e attività omogenei. Questi sono la base della progettazione e l’organizzazione per unità di apprendimento nella scuola secondaria.
In questo articolo, spieghiamo come fare la programmazione per UdA secondo le linee guida più recenti fornite dal MIUR.
Programmazione per unità di apprendimento: cos’è
Cos’è la programmazione per unità di apprendimento? Si tratta della possibilità per le scuole di articolare il biennio superando lo schema tradizionale insegnamento/quadro orario settimanale/monte ore annuale. Infatti, la programmazione per UdA è flessibile e personalizzata.
Quindi, la progettazione deve includere strumenti innovativi:
- rimodulazione dei quadri orari;
- variazione dell’organizzazione oraria in diversi periodi dell’anno;
- definizione di unità di apprendimento interdisciplinari;
- personalizzazione educativa, per quanto possibile per ciascun studente;
Gli interventi didattici possono essere intensivi e di durata diversa, a seconda dei processi svolti e dei risultati da raggiungere. Un ruolo importante viene svolto dalla valutazione intermedia per inserire eventuali attività di sostegno o recupero.
Nella pratica, la divisione in periodi didattici della programmazione per unità di apprendimento si è rivelata uno strumento efficace per una didattica individualizzata e personalizzata.
Cosa sono le unità di apprendimento
L’unità di apprendimento è basata sul processo di acquisizione delle competenze. Lo svolgimento dell’UdA è multidisciplinare e finalizzato allo sviluppo di competenze trasversali negli studenti.
Rispetto alle tradizionali unità didattiche, le unità di apprendimento pongono al centro della didattica lo studente e non le attività in sé o il docente, in modo da raggiungere per quanto possibile una programmazione sempre più personalizzata in base al percorso di apprendimento dello studente.
L’unità di apprendimento è quindi più dinamica dell’unità didattica, in quanto include eventi e attività che hanno lo scopo di far acquisire competenze agli studenti attraverso un approccio proattivo e compiti di vita reale.
Per sapere di più sulle UdA, leggi anche: Unità di apprendimento: cosa sono, Come progettare un’UdA, Differenza tra unità didattica e unità di apprendimento.
Come programmare per unità di apprendimento
Come si fa una programmazione scolastica efficace e personalizzata per UdA? Ecco l’elenco delle attività da fare per programmare per unità di apprendimento, con particolare attenzione al raggiungimento degli obiettivi di apprendimento:
- individuazione condivisa delle competenze da raggiungere per la classe di riferimento in un periodo predefinito, in questa fase si deve tenere conto dell’indirizzo e del contesto territoriale;
- stesura della bozza delle UdA, la programmazione didattica deve essere coerente con il curriculum e la personalizzazione e si deve basare sul livello di padronanza atteso, che sarà verificato nel corso delle UdA;
- definizione del numero e della sequenza delle UdA, le unità di apprendimento devono essere il più possibile interdisciplinari ed è importante precisare gli insegnamenti coinvolti e i temi da trattare;
- individuazione per ogni UdA di uno o più compiti di realtà, è preferibile che le situazioni siano concrete, autentiche e significative per gli studenti e le esperienze proposte funzionali al raggiungimento degli obiettivi;
- definizione dei criteri e delle modalità di valutazione, le competenze-obiettivo e i risultati di apprendimento attesi dovrebbero fare da base nel processo di valutazione e certificazione.
Ora che sai come si fa la programmazione per unità di apprendimento nella scuola secondaria di secondo grado, leggi i seguenti consigli utili per svolgere al meglio questa attività.
Programmazione per unità di apprendimento: consigli
Per raggiungere più facilmente gli obiettivi prefissati nella didattica per unità di apprendimento, i docenti di scuola secondaria dovrebbero tenere conto dei seguenti suggerimenti:
- una buona pratica è partire dalla progettazione di poche UdA interdisciplinari, progettate da un gruppo di lavoro, in modo che siano più facili da controllare e utili per i macro-obiettivi da conseguire;
- dopo la creazione del curriculum per moduli e UdA, si consiglia di decentrare la progettazione ai consigli di classe;
- un altro consiglio è di redigere un piano-riepilogo che funzioni da filo conduttore progressivo che aiuti a tenere traccia delle competenze e dei saperi in un’ottica di continuità;
- l’insegnante dovrebbe programmare l’UdA tenendo in considerazione l’indirizzo scelto e la realtà territoriale;
- è importante basarsi anche sui processi cognitivi, con le possibili differenziazioni a livello individuale.
In conclusione, la programmazione per unità di apprendimento può sembrare un processo più impegnativo rispetto alla didattica tradizionale, soprattutto a causa del livello di personalizzazione previsto.
Ma è proprio grazie all’acquisizione di competenze di vita reale e cittadinanza attiva, che gli studenti acquisiscono competenze pratiche, rafforzano l’autostima e sviluppano la capacità di risoluzione dei problemi.
Infatti, la progettazione per UdA può essere utile a contrastare l’abbandono scolastico e a migliorare il benessere e la percezione positiva della scuola.
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Immagine in evidenza di Marília Castelli su Unsplash